Oratori, identikit

Sono 2.500 gli oratori in Lombardia: una realtà variegata e complessa, che ora viene messa sotto la lente di una nuova ricerca promossa da Odl (Oratori diocesi lombarde) e condotta dall’Ipsos. Lo studio nasce dall’esigenza di sapere di più sulla realtà degli oratori: «Faremo un vero e proprio censimento – sottolinea Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos – Li stiamo interpellando tutti, speriamo di poter avere più risposte possibile». Saranno coinvolti, quindi, anche i circa trecento oratori bergamaschi: il vescovo Francesco Beschi, delegato della Conferenza episcopale lombarda per la pastorale giovanile, ha già inviato a tutti i responsabili un caldo invito a partecipare. L’oratorio anche oggi, in un mondo in rapida trasformazione, resta una casa per i bambini, per i ragazzi, gli adolescenti, i giovani, un punto di snodo dove si giocano questioni complesse come l’accoglienza, l’incontro di culture e in generale di tante “diversità”. Lo frequentano sempre più anche ventenni e trentenni, anche se in modo diverso dai più piccoli, perché anche per loro rimane un punto di riferimento in un mondo sempre più frammentato, dove il momento in cui si diventa adulti viene continuamente rimandato.

STRUTTURE E SERVIZI

La prima fase della ricerca riguarda le strutture e i servizi degli oratori: verranno richiesti i dati strutturali come per esempio numero di aule, la presenza di una segreteria, le residenze, la presenza di teatro, campi sportivi, cinema, bar. E ancora caratteristiche molto concrete come lo stato di conservazione degli edifici, le dotazioni strumentali (i supporti audio-visivi, computer/internet, le risorse economiche e loro fonti). L’indagine si allargherà poi alle attività dell’oratorio, ai servizi, al momento dell’anno e alla frequenza con cui vengono proposti. Si cercherà di capire anche chi frequenta gli oratori e come i ragazzi si distribuiscono nelle diverse attività. Ci sono moltissime persone che ruotano intorno all’oratorio: volontari, educatori, animatori, religiosi e laici. Anche di loro si occuperà questa nuova ricerca.

PROGETTI EDUCATIVI

Sarà riservata una particolare attenzione anche agli aspetti educativo-relazionali: la presenza di un vero e proprio progetto educativo, le relazioni con le altre realtà pastorali e associazioni del territorio. In prima battuta tutte queste informazioni serviranno a fotografare ciò che esiste, per conoscere meglio le realtà lombarde. L’indagine però non si ferma qui: «Sceglieremo un campione di famiglie – sottolinea Pagnoncelli – per scoprire quali sono le immagini e i vissuti legati all’oratorio». Saranno intervistate famiglie di credenti e di non credenti. E saranno rivolte domande sia ai genitori sia ai figli per capire che cosa rappresentano oggi gli oratori per i lombardi di generazioni diverse. Sono molte, sottolinea don Emanuele Poletti, direttore dell’Upee di Bergamo, le questioni da mettere a tema: «Gli oratori sono una palestra di vita, ci passa tutta la comunità: genitori, bambini, adolescenti. Sono moltissime le attività che svolgono e sono cambiate molto rispetto a venti o trent’anni fa quando erano soprattutto i luoghi del catechismo».

PER APPROFONDIRE

L’intervista esclusiva a Nando Pagnoncelli
L’intervista esclusiva a Ivo Lizzola
Le esperienze degli oratori di Torre Boldone e Grumello del Monte
Il commento al film di Federico Moccia “Universitari. Molto più che amici”