Ex cattivi crescono

Anche per i malvagi c’è speranza, anche per quelli tremendi come Gru che nel cartoon «Cattivissimo me 2», diretto da Pierre Coffin e Chris Renaud, si è ormai trasformato in un perfetto padre di famiglia. Nel primo film, dopo aver lasciato le vesti di supercattivo impegnato a rubare la luna, Gru aveva adottato Margo (qui la troviamo già adolescente alle prese con le prime cotte), Edit e Agnes. E adesso eccolo a suo agio in situazioni fin troppo zuccherose: è disposto perfino a indossare i panni della principessa delle fate alla festa di compleanno della figlia più piccola Agnes. Ma c’è un piccolo particolare: è un papà single. E un altro, non trascurabile: i suoi Minions confezionano marmellate (anzi, marmellose) dal sapore orribile. Perciò arriva a puntino (anche per gli spettatori, un filino annoiati dall’introduzione) l’agente Lucy Wilde della lega anti-cattivi, organizzazione segretissima pronta a reclutarlo per risolvere il mistero del furto di un pericolosissimo siero. Un modo per «riscattare» i suoi trascorsi salvando l’umanità. Lui all’inizio è un po’ scettico, ma poi si butta. Il segreto del film, quello che gli ha fatto battere tutti i record al botteghino negli Stati Uniti e lo mantiene in cima alle classifiche anche qui da noi è che fa davvero ridere (non solo i bambini): è veloce, spettacolare, ritmico.

I Minions si scatenano

E poi ci sono i Minions: quegli omini gialli cicciotti e buffi, gli aiutanti di Gru, si scatenano qui svelando tutte le loro potenzialità comiche. Pigri, pasticcioni, ingenui, ne combinano di tutti i colori: a partire da quello che (lo si vede a ripetizione nel trailer) con il megafono mima con la voce la sirena dei pompieri. Per di più a un certo punto gli omini si «sdoppiano», cambiano colore e…. Le sorprese sono tante. A un certo punto sembrano perfino prendere un po’ la mano agli animatori: tengono di più la scena dei personaggi che sarebbero invece deputati a farlo. Non a caso dopo questo film stanno mettendo mano a uno «spin off» tutto per loro, un po’ com’è successo con i Pinguini di Madagascar. «Cattivissimo me», il primo episodio, era originale e forte anche per i contenuti, mostrava il conflitto interiore del personaggio, uno scontro più forte e cupo tra bene e male. Questo sequel è un pochino più tradizionale, e il cattivo sembra più tontolone che davvero malvagio, ma il film ha comunque un suo senso e sta proprio nel puro intrattenimento, anche se tocca tanti temi: c’è la bimba che desidera tanto avere una mamma, il papà che non si rassegna a vedere che la propria figlia cresce e si innamora, l’uomo di mezza età che fatica a rimettersi in gioco. E la voglia di stare insieme, aiutandosi a vicenda, perché, anche qui, l’unione fa la forza.