Famiglia, che sfida

Grande iniziativa a livello mondiale lanciata da Oltre Tevere. Il Vaticano ha promosso una consultazione tra i fedeli cattolici di tutto il mondo su temi centrali e di grande attualità quali: cristiani divorziati e risposati, matrimoni omosessuali, controllo delle nascite, aborto, fecondazione artificiale.
È un’iniziativa straordinaria e senza precedenti che punta a coinvolgere nei cambiamenti e nelle decisioni della Chiesa le comunità locali, e che è contenuta nel breve documento preparatorio inviato ai Vescovi di tutto il mondo, in vista del Sinodo straordinario sulla famiglia convocato da Papa Francesco per ottobre 2014. È inoltre previsto un successivo sinodo ordinario nel 2015 che avrà il compito di individuare «linee operative per la pastorale della persona umana e della famiglia». «È una consultazione particolarmente interessante, perché si pone in ascolto della comunità cristiana nella luce dell’accompagnamento delle coppie di sposi e della famiglia. Il questionario va nel cuore delle questioni fondamentali nel contesto culturale che stiamo vivendo, su come annunciare il Vangelo del matrimonio e della famiglia», ha dichiarato Don Paolo Gentili, Direttore Nazionale per la Pastorale della Famiglia. «Mentre prima erano alcuni vescovi rappresentanti delle varie conferenze episcopali a portare la voce dentro il cammino sinodale, adesso tutti i vescovi del mondo sono interessati e in modo particolare sono invitati a sollecitare le parrocchie, i consigli pastorali parrocchiali e diocesani, i consigli presbiterali su queste tematiche. Sono tutti organismi che portano avanti il progetto del cammino della Chiesa locale. Quindi in questo senso è una consultazione senza precedenti».

«IL PAPA ASCOLTA LA GENTE»

Abbiamo chiesto a Don Gentili se ritiene che il questionario sia uno dei primi risultati dell’effetto del pontificato di Papa Francesco. «Direi di sì nel senso che la consultazione pone la questione dell’evangelizzazione come centrale e soprattutto in questo grande ascolto della base, cioè dei suggerimenti, delle proposte che nascono da chi vive la quotidianità della vita cristiana, dalla comunità cristiana viva. Questo è sicuramente una novità anche del carisma di Papa Francesco, del suo rapporto così diretto con tutti gli uomini di buona volontà». Il maxiquestionario è accompagnato da una lettera dell’arcivescovo Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi il quale chiede di «condividere subito il più ampiamente possibile il documento stesso e di ricevere rapidamente le risposte» che dovranno pervenire in Vaticano entro la fine di gennaio 2014. L’urgenza è dovuta al «carattere straordinario» dell’appuntamento ha spiegato monsignor Baldisseri. I fedeli potranno inviare le loro risposte direttamente in Vaticano, perché il questionario sarà diffuso via web sui siti ufficiali delle varie diocesi e delle conferenze episcopali. Dal 6 novembre il maxiquestionario è consultabile sul sito della Santa Sede (www.vatican.va) che ha deciso di non aspettare anche se le 38 domande in esso contenute dovranno essere rese pubbliche dalle chiese locali con l’impegno di diffonderlo in maniera capillare. La Santa Sede si propone di raccogliere le proposte in modo diretto dai fedeli.

LE NUOVE FRONTIERE

I dettagli dell’indagine sono stati presentati martedì 5 novembre in Vaticano durante un briefing nella sala stampa della Santa Sede dedicato alla preparazione della III assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si svolgerà in Vaticano dal 5 al 19 ottobre 2014. Il tema dell’assemblea sarà «Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione». Il documento preparatorio del Sinodo dei Vescovi tra le altre cose precisa che «nel tempo che stiamo vivendo l’evidente crisi sociale e spirituale diventa una sfida pastorale, che interpella la missione evangelizzatrice della Chiesa per la famiglia, nucleo vitale della società e della comunità ecclesiale». Quindi «proporre il Vangelo sulla famiglia in questo contesto risulta quanto mai urgente e necessario». La consultazione quali frontiere apre per il prossimo Sinodo? Ci chiarisce don Gentili: «Prima di tutto la grande frontiera di un’attenzione rinnovata all’annuncio del Vangelo del matrimonio e della famiglia. È come se noi avessimo avuto per molto tempo un tesoro ma oggi ne entriamo in una consapevolezza più piena. Questa è già una grande frontiera. Ciò significa declinare la vita di coppia e la vita familiare nelle situazioni odierne. Quindi anche con l’attenzione rivolta ad alcuni nodi critici che stiamo vivendo. Penso all’accompagnamento dei fidanzati in molti casi conviventi, come anche alle situazioni di crisi di coppia, di chi vede il fallimento del proprio matrimonio. Un’attenzione rinnovata che sappia coniugare verità e carità, una Chiesa della misericordia, che si china sulle ferite, sul solco delle sollecitazioni che ci ha rivolto il Santo Padre in questi ultimi mesi. Ricordo anche le altre questioni come il matrimonio come diritto naturale, la questione della pressione di alcune visioni distorte che vengono dalla cultura contemporanea come l’ideologia del gender – che tende ad annullare la differenza sessuale – che certamente va presa in considerazione in questo momento storico». L’iter sinodale avrà la durata di due anni e prevede tre tappe: il Sinodo straordinario del 2014, l’incontro mondiale delle famiglie e il Sinodo ordinario dell’ottobre successivo (2015). «Dedicare due anni di sviluppo di un cammino sinodale alla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione – conclude don Paolo Gentili – è un’opportunità straordinaria. La vera sfida pastorale è custodire la verità annunciando in modo nuovo il Vangelo del matrimonio e della famiglia. Parlare all’uomo del terzo millennio con la ricchezza perenne del Vangelo che però va attualizzata in questo momento storico soprattutto nel modo di comunicarla».