Il cinema unisce

Pochi minuti possono bastare per accendere un’idea, per aprire un orizzonte. È questa la filosofia che guida il festival “C’è un tempo per…l’integrazione”, giunto alla settima edizione, con la direzione artistica di Giancarlo Domenghini. Si parte il 19 novembre al cinema Conca Verde di Longuelo con la proiezione del corto che ha vinto la scorsa edizione, “SelfService. Storie di ordinaria integrazione”. L’occasione è offerta dall’ultimo appuntamento della rassegna “Schermi d’Africa”, che presenta nel corso della stessa serata anche il lavoro “Nel mio paese” dei registi bergamaschi Beppe Manzi ed Erika Ponti, prodotto dall’Ufficio per la pastorale dei migranti della diocesi di Bergamo in occasione del suo ventesimo anniversario per celebrare il 2013, anno europeo dei cittadini.  Il 20 novembre invece è prevista una tappa a Trescore, al cineteatro Nuovo, e il 21 il Festival si ferma a Lovere, al cineteatro Crystal: in entrambe le occasioni sarà proiettato per i ragazzi delle scuole il film “Sta per piovere” del regista italo-iraniano Haider Rachid. Poi, sabato e domenica, l’appuntamento è nella sede ufficiale, a Sarnico, al cinema junior. Sabato sera, a partire dalle 20,45, si potranno vedere i sette corti finalisti e la cerimonia di premiazione. I corti finalisti sono: “I bambini ci pensano” di Ugo Carlevaro, che parla dei bambini e ragazzi di seconda generazione, nati in Italia da genitori immigrati; “Dreaming Apecar” di Dario Samuele Leone, in cui una donna italiana fa la badante per un’esuberante straniera, “Margerita” di Alessandro Grande in cui un borseggiatore rom tenta un furto in appartamento. E poi “Razvan” di Mohamed Hossameldin, “Il Nigher” di Heflin Josiah Raj, “(S)vestite” di Davide Cerreja Fus e “Babylon fast food” di Alessandro Valori. Il festival che da anni promuove una cultura dell’integrazione «tra persone di diversa appartenenza culturale e provenienza nazionale» è gestito con la cooperativa Interculturando, la consulenza artistica di Lab 80 film, quella scientifica dell’agenzia per l’integrazione, con la collaborazione di ufficio Migranti, Molte fedi sotto lo stesso cielo, Sas, Coe di Milano e dalle realtà attive per l0 sviluppo interculturale del Basso Sebino , con i patrocini di Comunità montana dei laghi, comune di Sarnico, Eco di Bergamo, Fondazione Bernareggi e Fondazione Cariplo. Per informazioni festival@untempoper.com, www.untempoper.com.