Chiesa e scuola

Scuola, famiglia e comunità cristiana insieme possono fare molto per i ragazzi: costituire una rete educativa forte, offrire modelli credibili, mettere in comune conoscenze e risorse, una collaborazione preziosa soprattutto in un periodo difficile (dal punto di vista economico, sociale, culturale) come questo. Ci saranno quindi temi importanti sul tappeto giovedì 5 dicembre alle 10 alla Casa del Giovane in via Gavazzeni 13 all’incontro tra il vescovo di Bergamo Francesco Beschi, i dirigenti scolastici e direttori di sede. Sono invitati i dirigenti scolastici di tutte le scuole, statali e paritarie, di ogni ordine e grado. Si comincia alle 10. Dopo il saluto di Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo e di Giuliano Capetti, assessore alla formazione e lavoro della Provincia di Bergamo, alle 10,30 sarà presentata l’iniziativa nazionale «La Chiesa per la scuola». Alle 11,30 ci sarà spazio per gli interventi dei dirigenti scolastici, e alle 12 le conclusioni saranno affidate al vescovo. La Segreteria della Conferenza Episcopale Italiana ha pubblicato il volumetto «La Chiesa per la scuola», quale strumento di lavoro in preparazione del grande incontro della scuola italiana con il Papa in piazza San Pietro a Roma sabato 10 maggio 2014. Il percorso di riflessione si colloca nel contesto più generale degli Orientamenti pastorali per il decennio 2010 – 2020 «Educare alla vita buona del Vangelo» e intende costruire un rapporto più vivo tra scuola, famiglia e territorio, e quindi con la comunità cristiana e con lo strumento educativo che è l’oratorio.

«La Chiesa per la scuola» parte dalla constatazione della complessità della situazione concreta dell’educazione: «Il riconoscimento della complessità come cifra ineludibile del mondo postmoderno rende necessario affrontare in maniera sistemica anche la questione educativa…Di conseguenza sarebbe affatto illusorio immaginare la trasmissione dei saperi e l’educazione come prerogativa esclusiva di un solo attore, sia esso la famiglia, la scuola, o qualsivoglia altra agenzia educativa. Solo la collaborazione sistematica e armoniosa di soggetti diversi, capaci di interagire in maniera consapevole e concertata, potrà essere all’altezza del nostro tempo e produrre risultati efficaci». Da questo nasce la proposta di creare rapporti più stretti tra le diverse agenzie educative presenti sul territorio e di dare vita a un tavolo di lavoro comune.