L’altro presepio

Natale è un tempo ricco di doni: ve ne facciamo uno anche noi, raccogliendo alcuni piccoli tesori. Il primo sono le immagini tratte dalla mostra di presepi etnici nella casa delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù (piazzetta Verzeri 3) fino all’Epifania. Le suore le hanno dato come titolo «L’altro presepio» e l’intento  è aprire lo sguardo sul mondo mostrando la natività con lo sguardo di tanti popoli lontani: dal Perù al Brasile e alla Bolivia, dall’India all’Africa, passando attraverso la tradizione del classico presepio napoletano. Sono presepi fatti a volte di materiali poveri, come le foglie del granoturco, ma tutti preziosi, confezionati con grande cura, espressione di tradizioni e culture molto diverse tra loro. Dai biglietti d’auguri confezionati con ali di farfalla raccolte da terra alle statuette intagliate nell’ebano, fino ai presepi artistici di metalli recuperati. Anche l’allestimento è fatto con grande originalità delle suore, utilizzando semi, piante, pietre: materiali naturali e riciclati che esprimono lo spirito della “sostenibilità”, della sensibilità verso l’ambiente. L’insieme regala una prospettiva diversa sulla festa del Natale (ingresso libero. Orari: sabato, domenica e festivi: 10.30-12.30 e 14.30-19.30. Info 035.247602).

Ad accompagnare queste immagini è la voce della scrittrice bergamasca Giusi Quarenghi, che offre ai lettori del Santalessandro la sua fiaba: «Anna ritrova il Natale». L’autrice, già premio Andersen come miglior autore, fra l’altro poetessa e narr-attrice, studiosa appassionata della Bibbia, dalla quale ha tratto originalissimi e raffinati testi dedicati ai più piccoli (ricordiamo tra tutti i Salmi per voce di bambino, accompagnati dalle illustrazioni di Michele Ferri ed editi da San Paolo), per scrivere questo testo prende le mosse da Isaia 11,6-9:

«Il lupo dimorerà insieme con l’agnello,
la pantera si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un fanciullo li guiderà.
La vacca e l’orsa pascoleranno insieme;
si sdraieranno insieme i loro piccoli.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca dell’aspide;
il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi.
Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la saggezza del Signore riempirà il paese
come le acque ricoprono il mare».

La protagonista Anna riscopre il senso del Natale volando nel silenzio della notte della vigilia con il bambino di gesso del presepe. Il video è stato realizzato da Dario Vitali.