Famiglie in libreria

Continua con una nuova, gustosa storia la rubrica: «@Diaridilibri». Lo scrittore Claudio Calzana, autore di romanzi come «Il sorriso del conte» ed «Esperia», direttore dei Progetti Editoriali e Culturali di Sesaab e direttore della libreria Buonastampa (via Paleocapa 4/d) ci racconta in queste pagine di diario, scritte apposta per noi, come i libri entrano nella vita delle persone e la cambiano. Ci regala un po’ della polvere e dell’incanto che si respirano tra gli scaffali di una libreria.

Dovete sapere che quando una famiglia entra in libreria si sparpaglia, a ciascuno il suo: chi chiede gli illustrati, chi il teologico di spessore, la vita religiosa, i manuali, per i bambini cosa avete?, Simenon dove lo trovo? e via almanaccando. Al che il bravo libraio deve moltiplicarsi, in senso letterale prendere posizione.

Ecco, quel giorno – eravamo sotto Natale – oltre a mamma, papà, ragazzo e fanciulla, c’era pure la nonna; la quale, appena varcata la soglia, mi punta dritto e sottovoce chiede un libro per il nipote, anni 19 precisa, che sta scuriosando nei pressi. Al che l’ho presa da parte, la nonna dico, e l’ho portata in zona titoli preferiti, quelli consigliati da noi in libreria, libri talmente belli che poi li regali a colpo sicuro. Per capire dove pescare, le ho fatto raccontare il nipote, cioè come lo vede lei; perché è da lì che si comincia, dalla relazione: parola magica, perché il libro sta alla relazione come la letizia al perdono.

Dopo un veloce profilo del giovanotto, della serie averne di ragazzi così, la nonna mi suggerisce libri secondo lei perfetti; titoli che, con tutto il rispetto, non so se fanno al caso. Un esempio? Non ce l’ho con Calvino, ci mancherebbe altro, ma adocchiato il ragazzo mi sa che cerca altro. Così a naso mi convinco che è stufo di ordine e misura, basta tutela degli adulti, è ora di guardarsi in giro da soli. Oddio, magari La giornata di uno scrutatore poteva anche funzionare, ma insomma ci sarebbe da discutere.

«Magari è meglio qualcosa che lo appassiona» faccio alla nonna, e passo convinto a esibire Butcher’s Crossing di John Williams, romanzo straordinario di un autore che consiglio a occhi chiusi. È la storia di un giovane, siamo in pieno ’800 americano, che per saggiare la vita vera si aggrega a una spedizione di caccia al bisonte: panorami infiniti, avventure emozionanti, una scuola di vita come ce ne sono poche. La faccio talmente bella che la convinco e smisto il libro in zona confezioni dono.

E mentre ragiono sul fatto che le famiglie in libreria sono una gran bella consolazione – si sa che l’unica speranza per diffondere la lettura è succhiare il latte da mamma e papà – ecco  i parenti arrivare in cassa alla spicciolata, come al Giro nelle tappe in salita: la madre per prima con la Cànopi, qualche secondo e il marito arriva con Gli sdraiati e la Hillesum, strana coppia davvero, a ruota la bimba con Artemis Fowl; infine il ragazzo, buon ultimo, le mani in tasca che non ha trovato nulla. Si guarda in giro, a momenti si scusa:

«Per le vacanze la profe ci ha detto di leggere qualcosa di Calvino…».

Sipario.

 

© Claudio Calzana
www.claudiocalzana.it
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Nella foto: l’installazione artistica realizzata dal collettivo Luzinterruptus a Melbourne per invitare alla lettura di libri

Hai anche tu una storia di libri da raccontare? Scrivici e Claudio Calzana la racconterà per te!