Troppi sprechi

C’è la crisi, ma continuiamo a sprecare troppo cibo. La sensibilità delle famiglie, secondo i dati degli ultimi quattro mesi sembra cresciuta: la quantità di cibo che finisce nella spazzatura ogni settimana è passata da 213 grammi di settembre 2013 a 198 di gennaio, stando al primo sondaggio 2014 di Waste Watcher di Last Minute Market e Swg.

Oggi si celebra la prima Giornata nazionale per ricordare che occorre prevenire questo spreco per sensibilizzare gli italiani sul tema e stimolare buoni comportamenti di acquisto quotidiano. Lo spreco domestico costa agli italiani 8,7 miliardi di euro l’anno, ovvero oltre mezzo punto di Pil, cioè 7,06 euro settimanali a famiglia – secondo il Rapporto 2013 sullo spreco domestico di Waste Watcher (l’Osservatorio di Last Minute Market con Swg e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna). L’obiettivo posto dalla Risoluzione 2012 del Parlamento Europeo è dimezzare lo spreco alimentare entro il 2025 e sollecitare l’istituzione dell’Anno Europeo contro lo spreco alimentare. Il Piano ambisce a produrre soluzioni concrete ed efficaci per la riduzione alla fonte della quantità di cibo che finisce tra i rifiuti sul breve, medio e lungo periodo.
L’obiettivo è raggiungere entro il 2020 una riduzione del 5% dei rifiuti per unità di Pil dei rifiuti urbani, del 10% di quelli pericolosi e del 5% di quelli speciali. Secondo i monitoraggi di Last Minute Market, in un anno si potrebbero recuperare in Italia 1,2 milioni di tonnellate di derrate che rimangono sui campi, oltre 2 milioni di tonnellate di cibo dall’industria agro-alimentare e più di 300mila tonnellate dalla distribuzione.
Per quanto forse un po’ troppo allarmistico, ci sembra efficace il video proposto da Oikos per la campagna antispreco Food we want: “Dove va a finire la nostra spesa?”. Ve lo proponiamo di seguito.