Grande Guerra

Alzi la mano chi non ha mai spifferato mentre camminava in montagna la canzone «la leggenda del Piave». O alzi la mano chi da piccolo non si è mai  divertito a giocare con i rugginosi cannoni parcheggiati alla Rocca. E son sicuro che qualcuno di voi, durante una sosta in qualche baita della val Pusteria, avrà chiesto stizzito il menù “non-in-tedesco” al rifugista altoatesino, dal forte accento tirolese, per avere una scodella di gulash.
C’è un filo conduttore che lega questi tre elementi: la prima guerra mondiale, combattuta sui campi di battaglia europei tra il 1914 e il 1918; l’Italia in realtà entrerà in guerra solo nel 1915 dopo qualche mese di riflessione, a causa di divergenze di opinione interne. Da quel conflitto provengono infatti: la celebre canzone del Piave (vero e proprio tormentone musical-militaresco), i rugginosi pezzi di artiglieria in Città Alta, e anche i territori che divennero parte d’Italia dopo il conflitto, tra i quali rientra anche la Val Pusteria.
Nel 2014 ricorre, in tutta Europa, il centenario dello scoppio del primo conflitto mondiale: in tutti i paesi che vennero toccati dal conflitto seguiranno una moltitudine di celebrazioni, rievocazioni, iniziative, conferenze, mostre… per non parlare dei mastodontici siti documentaristici sul web e delle molteplici pubblicazioni per l’occasione.
Bergamo non è da meno nel proporre un appuntamento contraddistinto dall’alto livello culturale: venerdì è infatti iniziato il corso proposto dalla Fondazione Bergamo nella Storia ( insieme all’Associazione Amici del Museo Storico, all’Ufficio Scolastico e alla Fondazione Serughetti Centro Studi La Porta ) dal titolo “Raccontare la Grande guerra (1914-1918) a cent’anni dal suo inizio” che al suo primo appuntamento ha registrato il tutto esaurito. Il corso si dipana in 7 incontri più una gita istruttiva conclusiva sui luoghi della grande guerra (qua nel dettaglio: http://fondazione.bergamoestoria.it/schedaNews.aspx?lang=&id=470 ) e ha incontrato l’interesse di tanti che desiderano approfondire il tema.
Al primo incontro, nell’auditorium del liceo Mascheroni gremito, il pubblico era composto non solo da vivaci e attivi pensionati animati da un forte interesse per la storia, ma anche insegnanti, studenti liceali ed universitari (non soddisfatti delle riduttive ore di lezione al liceo o alle medie), e semplici appassionati di storia: tutti vogliosi di approfondire e di scoprire la complessità di questo memorabile evento storico.
Al corso si affianca una bella rassegna cinematografica, in collaborazione con Lab80, dal titolo “Il racconto cinematografico della Grande guerra” (http://www.bergamoestoria.it/schedaNews.aspx?lang=&id=469) nella cui sede si propongono grandi film sulla prima guerra mondiale. Non mi soffermo ora a farvi brevi lezioni di storia, non ne sono capace. La storia indaga e riflette sui fatti accaduti e il corso di formazione sulla Grande Guerra è l’occasione per conoscere qualcosa di più di un grande e complesso capitolo del ‘900.

Ecco alcuni link utili per approfondire:

http://www.1914.org

http://project.efg1914.eu

http://www.europeana1914-1918.eu/en

http://centenaire.org/fr

http://www.grandeguerra.rai.it/default.aspx (soprattutto questo sito di RaiStoria è così ben fatto che ci ho passato delle ore…)