Quindici giorni di mobilitazione, riflessione, preghiera, per rimettere al centro, con forza, il tema del lavoro, in un momento di crisi profonda e di grande difficoltà per l’economia. Le Acli provinciali con gli oltre quaranta circoli sparsi sul territorio lanciano “I 15 giorni del lavoro”. Un calendario fitto di iniziative da domani al 12 maggio per dare un segno forte su questo tema, “un segnale deciso di discontinuità”, come spiega la presidente provinciale del movimento Rosa Gelsomino.
“E’ la prima volta – racconta – che promuoviamo una mobilitazione complessiva su questo argomento. Abbiamo scelto un periodo che ha un forte valore simbolico, intorno al primo maggio, e l’intento è che questo impegno continui, con progetto più ampio e con un contributo serio alla riflessione che potrebbe anche confluire in “Molte fedi sotto lo stesso cielo”, in modi tutti da inventare”.
Ci sono circoli più grandi e altri più piccoli delle Acli in provincia, ognuno ha una natura e caratteristiche particolari: “Ognuno promuoverà iniziative diverse: incontri, marce, veglie di preghiera, convegni, visite ad aziende che costituiscono un punto di riferimento sul territorio. Ma tutti avranno come obiettivo avviare una riflessione seria sui problemi legati al lavoro, a seconda delle sue specificità”.
Le fabbriche chiudono, aumenta la precarietà, cresce la disoccupazione, le associazioni caritative segnalano che anche le reti forti di relazioni e di solidarietà incominciano a dare segni di cedimento: tutti allarmi che danno l’idea di quanto sia importante il tema del lavoro in questo momento. “Il lavoro segna l’identità di una persona – continua Rosa Gelsomino – coinvolge la vita di un individuo nel profondo. E’ quindi un tema che ci riguarda tutti da vicino: per questo non abbiamo voluto affrontarlo da soli ma costruire iniziative che coinvolgessero altre realtà come le parrocchie, che sono spesso i punti d’origine dei nostri circoli, ma anche altre associazioni, realtà amministrative, imprenditori e lavoratori”.
Quest’anno all’interno delle Acli sono sorti “circoli di resistenza” che hanno affrontato il tema dell’Altro. Anche la riflessione sul lavoro si inserirà nella dinamica già avviata: “Non vogliamo – sottolinea Rosa Gelsomino – disperdere la riflessione ma portarla avanti anche negli altri luoghi di incontro e confronto che abbiamo già collaudato. Anche queste iniziative andranno a costituire un patrimonio di ricerca e di condivisione da portare in un contesto più ampio. Non resteranno insomma fine a se stesse. Abbiamo notato che a volte si parla di questioni che riguardano il lavoro in modo astratto, teorico, ma c’è alla base una scarsa conoscenza della situazione vera. Molte situazioni di difficoltà e di bisogno nella nostra provincia restano nascoste perché una persona che perde il lavoro si vergogna ad ammetterlo e resta chiusa in casa, senza vedere nessuno. E magari capita che se ne accorga il parroco per caso passando per la benedizione delle famiglie”.
Se la chiusura di una fabbrica fa notizia, insomma, ci sono poi tante altre situazioni che restano chiuse nell’intimità della famiglia: “Questa condizione di riservatezza – osserva Rosa Gelsomino – che qui a Bergamo è particolarmente accentuata, fa sì che sia difficile comprendere quanto i problemi del lavoro siano diffusi, e rende complicato anche prendersene cura. Vorremmo riuscire a colmare questa distanza e partire da qui per ragionare su possibili iniziative e percorsi da costruire insieme. Vorremmo rompere la solitudine: quella delle associazioni, delle parrocchie, delle amministrazioni che è simile poi a quella dei singoli lavoratori che si chiudono in casa. Insieme possiamo studiare delle soluzioni, e comunque essere più forti, portare insieme il carico di questo momento difficile. La condivisione porta aiuto, la solitudine non può muovere le risposte necessarie per ridare dignità alle persone. Noi cerchiamo di dare un segnale, di costruire rete e comunità, inserendoci anche nel dibattito nazionale sulla riforma del lavoro, che sarà certamente uno spunto ulteriore per ragionare e condividere riflessioni e proposte”.
IL PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE
CIRCOLI ACLI DI ALMENNO SAN SALVATORE E VILLA D’ALMÉ