Riso per una cosa seria

Il 17 e 18 maggio le principali piazze e parrocchie italiane ospiteranno i banchetti organizzati dalla Focsiv, dedicati alla campagna di raccolta fondi “Abbiamo Riso per una cosa seria”, a sostegno di altrettanti progetti di diritto al cibo per 29 villaggi tra l’Africa e l’America Latina.
Nutrita anche la presenza della campagna in Bergamasca: in città ci sarà un banchetto in centro, in via XX Settembre, sabato 17 dalle 14 alle 18 e domenica 18 dalle 10 alle 18. A Nembro i banchetti seguiranno gli orari delle Messe, così come a Ponte San Pietro, Dalmine, Carvico, Grumello del Monte e Foresto Sparso. Qualcuno replicherà anche in date successive.
Circa 3mila volontari chiederanno alle persone di impegnarsi contro la fame nel mondo, che colpisce 842 milioni di persone, di cui 827 milioni vivono nei Paesi in via di sviluppo e 3 milioni sono bambini sotto i 5 anni che muoiono per la malnutrizione. In cambio della donazione, sarà offerto un pacco di riso del commercio equo solidale certificato FairTrade. «Diritto al cibo significa assicurare una nutrizione adeguata a tutti gli uomini e le donne del pianeta – ha dichiarato il Presidente Focsiv Gianfranco Cattai – ed è considerato un dovere degli Stati fin dall’adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani nel 1948. Il grido dei poveri e di tutte le persone che soffrono la fame interpella però anche ciascuno di noi, come ci ha richiamato Papa Francesco che nei mesi scorsi ha chiesto a tutti di unirsi a questo grido per trasformarlo in un ruggito. E trasformarlo in ruggito significa stare con i poveri per cambiare i modelli di sviluppo e le strutture di potere contrarie al bene comune».
Una grande Federazione di Organismi di Volontariato Internazionale. La Focsiv, impegnata dal 1972 nella promozione di una cultura della mondialità e nella cooperazione con le popolazioni dei Sud del mondo, contribuisce alla lotta contro ogni forma di povertà e di esclusione, all’affermazione della dignità della persona e alla tutela dei diritti umani e alla crescita delle comunità e delle istituzioni locali. Della Federazione fanno parte 69 organizzazioni di ispirazione cristiana, di cui 12 osservatori, che contano 5.360 Soci, 610 gruppi d’appoggio e oltre 36mila persone tra aderenti e sostenitori. Sono oltre 400 i volontari espatriati nei 440 progetti di sviluppo e circa 6mila gli operatori locali. In Italia, più di 5mila volontari collaborano alle iniziative promosse sui territori e nella gestione dei progetti. Le risorse economiche annualmente mobilitate per le attività ammontano a circa 74 milioni di euro.
La sovranità alimentare. «Nelle zone rurali di Africa, Asia e America Latina – ha affermato il presidente della Focsiv – dove maggiormente si concentrano le persone che soffrono la fame, oltre il 70% delle vittime dell’insicurezza alimentare sono allo stesso tempo agricoltori a livello familiare e piccoli produttori con accesso limitato a risorse naturali, politiche e tecnologie, che da soli non riescono a rispondere ai cambiamenti in atto. Per questo motivo i progetti di sviluppo che con la campagna “Abbiamo Riso per una cosa seria” chiediamo a tutti di sostenere con una donazione, promuovono il rafforzamento delle famiglie contadine nelle democrazie locali e le loro opportunità di accesso e controllo delle risorse».
L’approccio del progetto e della strategia, privilegia il concetto della sovranità alimentare: il diritto di ciascun Paese a definire il modello economico per il suo sviluppo coinvolgendo le comunità locali nelle scelte politiche sull’uso della terra, e sostenendo in particolare l’agricoltura familiare. Un impegno che ha quindi due obiettivi: essere al fianco delle popolazioni a costruire pozzi, mense scolastiche, centri nutrizionali, orti didattici e familiari; promuovere una nuova governance dell’alimentazione, che coinvolga i Governi, le Agenzie Onu, la società civile e il settore privato.