Invito alla teologia: i volti del male, il peccato, la libertà. Dal 3 ottobre al Centro Congressi

Lo scambio di opinioni tra Vito Mancuso e Pierangelo Sequeri che nello scorso anno aveva trovato spazio sulle pagine di Avvenire (27/10/2013) fornisce l’assist per la proposta dell’Invito alla Teologia, l’appuntamento annuale con cui la Scuola di Teologia si propone di riflettere con tre serate (3,10 e 17 ottobre, ore 20,45 al Centro Congressi in viale Papa Giovanni XXIII n.118) su un tema di ampio interesse per la ricerca e l’aggiornamento. La diatriba verteva sulla questione del peccato originale: Mancuso riproponeva un suo cavallo di battaglia, ovvero insostenibilità di un dogma che farebbe a pugni con la relazione di amicizia tra Dio e l’uomo che il cristianesimo professa. Come si può accusare l’uomo di un male mai commesso, se non da immaginari progenitori, ma nel quale si ritrova immerso dalla nascita come vittima prima che come complice. La protesta, che suona come un “non è una colpa quella di essere al mondo”, parrebbe legittima. Rispondendogli, Sequeri aveva rilanciato il problema che da sempre accompagna il peccato originale, ovvero quello del male e del suo intreccio irreversibile con la storia degli uomini, da cui, ammoniva, sarebbe troppe semplice chiamarsi fuori e proclamarsi innocenti, per prendersela prima con altri, poi con la natura e, infine, con Dio stesso. Un gioco, quello dello scaricabarile, ben noto agli uomini di sempre, tanto da essere praticato persino dai due protagonisti del racconto di Genesi.
Saranno proprio “I volti del male” ad essere messi a tema nel primo dei tre incontri, quello con il filosofo Silvano Petrosino, molto apprezzato per i suoi contributi e il suo dialogo con la teologia. L’argomento e il relatore sembrano scelti proprio per poter porre le questioni più intriganti che derivano dal confronto tra l’uomo e il male, che attraversa la storia degli autori più noti della tradizione, ma che soprattutto continua a interrogare il presente.
Nella seconda serata sarà don Giovanni Gusmini ad entrare in argomento (“La riflessione storico-teologica sul peccato originale”) ripercorrendo la ricchissima tradizione storico-teologica che ruota intorno al peccato originale, problema radicale a cui nessuno dei più grandi ha potuto sottrarsi.
L’onere di tirare le conclusioni spetterà a don Giuseppe Noberasco, docente della Facoltà Teologica di Milano (al centro del suo intervento “Il cristocentrismo della grazia e il travaglio della libertà”). Per dare risposte (o almeno riformulare le domande) sul dramma del male che abita la storia, non si potrà che guardare all’uomo e alla sua libertà a partire dal disegno che Dio ha rivelato nel Figlio. Per informazioni Fondazione Adriano Bernareggi, Tel. 035 248772, Fax. 035215517, info@fondazionebernareggi.it.
Qui sotto il pieghevole con l’invito:

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