Avvento, tempo d’attesa. Con una luce accesa in ogni casa

E’ una casa color azzurro cielo l’immagine che quest’anno accompagna i cammini proposti dalla diocesi per i ragazzi durante l’avvento, dal titolo “Stavano insieme…Una casa per Gesù”. Dietro la finestra di quella casa c’è una candela accesa. Vuol dire che dietro i vetri c’è qualcuno che aspetta, qualcuno pronto ad accogliere. Un simbolo di speranza.
Quattro domeniche per fare spazio nel cuore,fino a Natale. Per noi, per tutti, questo è un momento sotto molti aspetti confuso, grigio, in cui allo scintillio delle luci che invitano (più faticosamente del solito) allo shopping si oppongono molte inquietudini, l’incertezza e la paura del futuro, tante ombre distese sul mondo, drammi che bussano alla porta di casa come quello delle alluvioni e delle frane. In questo quadro, il cammino di avvento – frutto del lavoro congiunto di diversi uffici diocesani, appena presentato da don Emanuele Poletti, direttore dell’ufficio pastorale per l’età evolutiva e don Andrea Mangili, direttore dell’ufficio catechistico come capofila – invita a tornare in sé, non da soli, ma con la propria comunità, seguendo la traccia offerta dalla lettera pastorale del vescovo “Donne e uomini capaci di eucaristia”. Traccia una strada che mostra una luce. Passa attraverso la casa che è il luogo dove le persone si ritrovano, dove nasce la prima comunità, dove si celebravano le prime eucaristie, prima che venissero costruite le chiese. Il Natale è poi il momento in cui “Dio si fa uomo e cerca casa” nel cuore degli uomini. L’immagine della candela accesa dietro la finestra arriva da San Giovanni XXIII: “Al momento di lasciare la Bulgaria per la Turchia – ricorda don Emanuele Poletti, direttore dell’Upee – chiese ai bulgari di lasciare una candela accesa alla finestra: ogni volta che tornerò saprò che c’è una famiglia pronta all’accoglienza”.
Autrice delle immagini dei sussidi è Nicoletta Bertelle, illustratrice della diocesi di Padova che ha dato un’interpretazione molto personale dei Vangeli dell’avvento. Ognuno dei protagonisti dei Vangeli veicola anche un messaggio, un’emozione, un sentimento che aiuta anche ad assumere un atteggiamento: con San Giovanni Battista arriva per esempio un invito alla sobrietà, all’essenzialità, da Maria c’è una profonda serenità e disponibilità ad accogliere la volontà di Dio.
I sussidi sono diversi per ogni fascia d’età, anche se il filo conduttore è lo stesso per tutti. C’è il libretto per le famiglie con un oggetto, una candela, l’oggetto intorno al quale riunirsi per pregare, seguendo l’immagine guida offerta da Papa Giovanni. E poi quello per i bambini, tridimensionale, che forma una casetta con le pareti di cartone: ognuno dei quattro lati rappresenta una settimana, con la riflessione che viene fatta in gruppo, e poi ognuno ha una casellina da aprire ogni giorno, come i tradizionali calendari dell’avvento, con un piccolo testo, che si ritrova anche nel libretto delle famiglie. Poi c’è il libretto per i ragazzi delle medie, sempre con le illustrazioni della Bertelle, con proposte però più articolate rispetto a quelle dedicate ai piccoli. Per gli adolescenti c’è la prosecuzione del progetto “Seekers” che questa volta sarà tutto online, con diverse proposte: una caritativa, a sostegno del progetto nelle Filippine che la diocesi ha scelto di sostenere, un ritiro, la preghiera personale quotidiana e settimanale, la veglia prima della Messa di Mezzanotte, le confessioni e un campo scuola da vivere nel periodo di Natale. “Il punto di forza di questi sussidi – sottolinea don Emanuele – è che rispondono alle esigenze delle comunità parrocchiali e sono il frutto del lavoro condiviso degli uffici di curia, quindi hanno alla base un’idea condivisa, e declinano la lettera pastorale”.
I cammini sono una traccia: ogni comunità li utilizza a modo suo in un momento straordinario studiato ad hoc, nella catechesi, a partire dalla Messa. In questo dossier raccogliamo tre esperienze che raccontano proprio come alcune parrocchie hanno scelto di vivere l’avvento a partire dai sussidi diocesani. Nella vostra comunità che cosa succede? Aspettiamo i vostri racconti.

Trovate il libretto con la descrizione dettagliata dei sussidi sul sito della diocesi, qui.