Non solo moda: una passerella e tanti fili tra Italia e America Latina

È una sfilata di moda davvero speciale quella in programma domenica 23 novembre alle 16,30 allo Spazio Polaresco (in via del Polaresco 15). Le protagoniste sono le donne che hanno partecipato al corso di confezionamento tessile e bigiotteria realizzato nell’ambito del progetto «Semi d’integrazione», condotto in partnership dal Cesvi con il centro socio-culturale Casa dei Boliviani e con il sostegno di Unicredit. Le straordinarie modelle in passerella vengono dalla Bolivia, dalla Colombia, dal Perù e dall’Italia e da maggio a novembre hanno partecipato a un laboratorio di confezionamento tessile e bigiotteria, per un pomeriggio ogni quindici giorni al Patronato San Vincenzo. Hanno imparato a creare abiti e accessori originali, ma è stata anche un’occasione per incontrarsi e per stringere nuove amicizie, per ascoltare e per raccontarsi. Questo progetto fa parte di un percorso che da anni Cesvi porta avanti con la Casa dei Boliviani, per incoraggiare l’integrazione, la cittadinanza attiva, l’attenzione alla comunità boliviana. Tutto è iniziato con il progetto «Dalle Alpi alle Ande», che promuoveva azioni di educazione ambientale e sostenibilità dell’ambiente. Da qui è nata anche l’iniziativa Bergamo di tutti, e poi in un laboratorio di taglio, cucito, riciclo e riuso, con la creazione di shopping bag ecologiche che hanno raccolto molti consensi. Ora il laboratorio continua con questo progetto: sono stati acquistati strumenti e dotazioni tecniche necessari per i lavori di cucito e di creazione di accessori e gioielli. Le donne hanno lavorato su materiali di riciclo dando vita a una originale linea di abbigliamento e accessori. Un lavoro fatto con il cuore, tanto che alla fine il desiderio di mostrarlo a tutti con una sfilata è nato proprio dal clima di entusiasmo e dalla passione delle donne che hanno partecipato al laboratorio: è stata un’esperienza bella, positiva, che così trova in una festa una degna conclusione. L’insegnante del corso è una donna boliviana che nel suo paese faceva la sarta di professione: qui in Italia, si sa, non è facile trovare lavoro e così si è dedicata ad altro, diventando ausiliare in una casa di cura. Anche suo marito, mastro orafo, non svolge la sua professione qui in Italia, ma in occasione di questo laboratorio ha offerto la sua competenza ed esperienza alle allieve, insegnando loro a confezionare originali bijoux.

Rosita e amicaTania e Amanda