Dalla Parola alla vita: i catechisti degli adulti cambiano prospettiva

Dedichiamo questo dossier alla catechesi, e in particolare alla formazione degli adulti, un tema sul quale con la lettera pastorale del vescovo dello scorso anno (“Donne e uomini capaci di Vangelo”) è iniziato un significativo percorso di riflessione e di approfondimento, che prosegue quest’anno con una particolare attenzione alla comunità che celebra (“Donne e uomini capaci di Eucaristia”). E’ partito a Stezzano il corso diocesano biennale per i catechisti degli adulti. Iscrizioni ancora aperte per i prossimi due moduli che si svolgeranno a Redona e a Terno d’Isola. Negli altri articoli del dossier raccontiamo alcune esperienze significative di catechesi degli adulti già in atto nelle parrocchie, segno insieme di una ricchezza e di un bisogno, e segnaliamo un corso per catechisti dei preadolescenti, comunque un’iniziativa di formazione per adulti, con l’obiettivo di creare una comunità educante, una rete di responsabilità, un villaggio in cui i ragazzi possano crescere bene, appoggiandosi su modelli convincenti.

Oltre settanta persone: ha fatto il pieno di adesioni il primo modulo dell’itinerario di formazione biennale destinato ai catechisti degli adulti. Un segno che si sente nelle comunità l’esigenza di acquisire strumenti adatti a coinvolgere le persone in un cammino significativo, che lasci il segno.
“L’itinerario – spiega di Giovanna De Ponti, dell’équipe dei formatori del corso – è organizzato su due anni, con 6 incontri per ogni anno; questo è il primo. Abbiamo ipotizzato di attivare l’itinerario in tre luoghi diversi, per favorire la partecipazione; il primo itinerario si sta svolgendo presso l’oratorio di Stezzano. Partecipano 74 iscritti di età compresa tra i 30 e i 71 anni, tutti o già catechisti degli adulti o comunque impegnati nelle parrocchie a vario titolo, sugli adulti (genitori iniziazione cristiana, centri di ascolto, itinerari per fidanzati, …)”. Ben 20 partecipanti provengono dalla parrocchia di Stezzano, un discreto gruppo da Bolgare e da Verdellino, ma ci sono anche persone che arrivano da Bracca e Piario, dai comuni limitrofi a Stezzano, da Cologno, Brembate, Villa di Serio, Cividate al Piano, Frerola, Brembilla, Dalmine, Ponte Selva, qualcuno anche dalla città. “La distanza – sottolinea Giovanna – non spaventa nessuno”.
Ad oggi invece sull’Itinerario di Redona ci sono 47 iscritti provenienti da Nembro, Treviolo, Bergamo, Ponte Nossa, Selvino, Pagazzano, Carobbio, Chiuduno, Gazzaniga, Presezzo, Cologno, Rovetta, Montello, Leffe, Nembro, Algua. Sull’itinerario di Terno d’Isola per ora siamo invece a 36 iscritti con una buona partecipazione di adulti provenienti dalla zona dell’Isola, da Capriate a Bottanuco, Sotto il Monte, Ponte, Villa d’Adda, Carvico, qualcuno da Dalmine, Seriate, Corna Imagna, Villongo, Albino…”Ma per questi due itinerari – ricorda Giovanna – le iscrizioni sono ancora aperte”.
Il percorso di formazione è partito con la marcia giusta: “Grande la soddisfazione per il numero di partecipanti – aggiunge Giovanna – e per come sta procedendo il lavoro. Tutti mostrano entusiasmo e voglia di mettersi in gioco e di condividere le proprie esperienze, per fare proprio un metodo di lavoro che va oltre la consueta conduzione di un gruppo nel quale si legge la Parola e ci si confronta su di essa, o nel quale si ascolta una
conferenza, per quanto interessante e toccante”.
L’itinerario proposto ai catechisti è basato su un metodo diverso: “Pone l’attenzione ad alcune priorità – chiarisce Giovanna -, tra le quali coinvolgere e responsabilizzare i laici adulti nell’annuncio della Parola, e proporre un metodo particolare di lavoro elaborato da fratel Enzo Biemmi, sintetizzabile nello schema vita-parola-vita. Non è questa solo una sterile metodologia di conduzione di un gruppo, ma una ricerca dei segni della presenza di Dio nella vita di ciascuno di noi e le occasioni in cui ciascuno di noi si fa testimone di Dio per l’altro. La particolarità della proposta è che è pensata, organizzata, strutturata, condotta e verificata in équipe: siamo un gruppo di 7 persone, due sacerdoti e 5 laici e collaboriamo in tutto e per tutto all’itinerario”.
Il modello proposto con l’itinerario formativa punta insomma sul lavoro di squadra e sull’idea di comunità. E i partecipanti stanno rispondendo con grande interesse: “Si respira un clima di curiosità – sottolinea Enrico Morosini, un altro membro dell’équipe dei formatori – per un percorso che promette novità. Ho la sensazione di aver intrapreso un cammino che risponde alle attese di coloro che vogliono mettersi o rimettersi in gioco per annunciare la buona novella agli adulti”.
Che obiettivi hanno le persone che partecipano? “Tra le priorità individuate – spiega Enrico – emerge quella di voler coinvolgere e responsabilizzare i laici adulti come annunciatori (compagni di viaggio) di altri adulti nelle
La specificità del percorso è l’idea di favorire e promuovere un metodo che sia anche contenuto della catechesi e dell’annuncio: secondo la proposta dello schema “vita – parola – vita”.
“Come riferimento teorico/pratico si è individuato il metodo di E. Biemmi (presidente dei catecheti italiani) teorizzato nel libro “Compagni di Viaggio” – aggiunge Enrico – da cui cito: “Si tratta di un processo formativo che si prende a carico le tre dimensioni della persona (l’essere, il sapere e il saper fare) e mira non tanto a far accumulare conoscenze o competenze, ma a rendere con­sapevoli le persone, in grado di conoscere se stesse e la realtà e ca­paci di progettazione pastorale. L’itinerario formativo si avvale di un processo didattico idealmente scandito in tre fasi: una di espressione dell’esperienza dei partecipanti (fase proiettiva), una di ap­profondimento sul tema trattato (fase di analisi o di approfondimento), una di integrazione e di riespressione da parte dei partecipanti (fase di riappropriazione)”. “Non è tanto e solo apprendere – conclude don Andrea Mangili, responsabile dell’ufficio catechistico diocesano -, ma rivisitare in chiave di fede ciò che già ciascuno vive”.
Dopo quello di Stezzano, i prossimi due moduli del corso si svolgeranno al centro oratori di Redona nei sabati pomeriggio, dalle 15 alle 17, dal 10 gennaio al 7 marzo. E infine all’oratorio di Terno d’Isola nei martedì sera dalle 20,30 alle 22,30 dal 14 aprile al 19 maggio. Ognuno degli incontri sarà dedicato a una tematica ben precisa: nel primo incontro “Il volto dell’adulto” si traccerà una fotografia degli adulti di oggi, nel secondo “Passaggi di vita” di parlerà di che cosa significa diventare adulto e avere uno sguardo di fede, nel terzo “Incontri di fede” si approfondirà come la fede viene ricevuta e testimoniata, nel quarto incontro “Raccontare Dio agli uomini” verrà affrontata la sfida di comunicare la fede a partire dal “raccontarsi” di Dio, nel quinto “Compagni di strada” saranno discussi i contenuti di metodo e infine nel sesto “Sogni e progetti” verranno condivisi elementi di progettazione. Per informazioni e iscrizioni consultare il sito della diocesi www.diocesibg.it nell’area catechesi.