Il demonio esiste e Gesù lo combatte. Ma come parlarne oggi?

Foto: sito archeologico di Cafarnao. La sinagoga

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi (Vedi Vangelo di Marco 1, 21-28. Per leggere i testi liturgici di domenica 1 febbraio, quarta del Tempo Ordinario, “B”, clicca qui).

Gesù entra nella sinagoga di Cafarnao. La sinagoga era il luogo dove si riunivano abitualmente gli ebrei per la loro preghiera, soprattutto il sabato. Tutti possono prendere la parola: non esiste, infatti, un gruppo incaricato in esclusiva di spiegare la bibbia. Gesù prende dunque la parola e tutti si meravigliano perché insegna come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Gesù, cioè, non insegna quello che dicono “gli antichi”, come usavano fare gli scribi, ma fonda quello che dice semplicemente sulla sua personale, esclusiva autorità.

UN INSEGNAMENTO EFFICACE

Forse è proprio per confermare questa specialissima autorità di Gesù che Marco racconta il primo miracolo del suo vangelo. Mentre Gesù si trova nella sinagoga, dove ha appena finito di parlare, un uomo posseduto da uno spirito impuro cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Tutte le malattie, soprattutto quelle psichiche, vengono attribuite, da parte dei contemporanei di Gesù, a spiriti impuri: dunque si pensa che non possono essere volute da Dio quelle malattie che sembrano stravolgere la personalità stessa di un essere umano. Il demonio è preso dal fascino di Dio, lo conosce: Io so chi tu sei: il Santo di Dio. Ma Gesù lo fa tacere e gli ordina di uscire da quell’uomo. Lo strazio in cui il demonio lascia l’indemoniato sta a indicare sia il punto estremo della ribellione dello spirito impuro ma, insieme, il fatto che esso sta abbandonando l’indemoniato. I presenti si rendono conto che Gesù non si limita a insegnare, ma che il suo insegnamento è anche efficace: i demoni retrocedono di fronte a lui: il Regno di Dio che Gesù ha appena annunciato fa retrocedere il regno di Satana.

Il fatto si conclude con la meraviglia dei presenti. Che è mai questo? Un insegnamento nuovo dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!’ La sua fama si diffuse subito dovunque in tutta la regione della Galilea.

Marco ha un vocabolario molto povero, ma possiede ben otto termini diversi per indicare la meraviglia e lo stupore: tanta è la novità della figura e dell’insegnamento di Gesù e tanto forti sono le impressioni che egli suscita.

DEL DEMONIO SI DOVREBBE PARLARE SOLO IN CHIESA

Il Regno di Dio appare in tutta la sua forza perché sa scacciare il male dal cuore degli uomini. Come appare strana, questa continua fissazione di Gesù e dei racconti evangelici sui demoni e sugli esorcismi! Per molto tempo noi cristiani ne abbiamo parlato poco e, quando ne parlavamo, pensavamo si trattasse di un atteggiamento ampiamente datato. Poi, negli anni più vicini a noi, si è cominciato a parlare di gruppi demoniaci, di demonismo, di figli di Satana. Si sono sentiti omicidi perpetrati nel nome di Satana.

Di fronte a questa realtà la nostra testimonianza diventa semplice, semplicemente impegnativa. Prima dobbiamo dire che il demonio esiste. Dobbiamo dirlo, infatti, perché il demonio si camuffa. Come è geniale l’idea degli scrittori russi – Dostoevskij soprattutto – di raffigurare il demonio come un banale signore di mezza età, che si veste in forma dimessa e leggermente fuori moda, che si confonde con gli altri…

Ma non possiamo limitarci a dire che il demonio esiste, perché anche i gruppi satanisti dicono, e ne sono convintissimi, che il demonio esiste. Per questo diventa necessaria la seconda affermazione: il demonio è vinto. Proprio perché è vinto non abbiamo paura di dire che esiste. In un certo senso, si dovrebbe parlare del demonio solo qui in chiesa… Dobbiamo dire, con forza, che non si può separare il demonio e la sua forza da Dio che è più  forte di lui e lo ha vinto. Perché, infatti, molta gente crede nel demonio e non in Dio? Il demonio, in qualche modo, è più affascinante di Dio perché usa la sua forza per sé e domina grazie a quella forza. Gesù, invece, usa la sua forza non per sé ma per gli altri: egli è il liberatore, il salvatore. La sua forza è donata. Chi vuole disporre per suo vantaggio di una forza sovrumana si rivolge al demonio perché come lui vuole usare la forza soltanto per sé. Invece il Dio del Vangelo si manifesta nella croce, dove Egli dà tutto perché gli uomini siano, finalmente, definitivamente liberi.