Una vita da social: a Sanremo la campagna contro il cyberbullismo

Pronti per il Festival di Sanremo 2015? Presto si alzerà il sipario…E noi vi aspettiamo, come l’anno scorso, nel nostro salotto virtuale su Facebook e Twitter, dai nostri account @Santalessandro1 e @PensieriRibelli. Come al solito getteremo sulla manifestazione uno sguardo un po’ “laterale”, osservando tutto ciò che le accade intorno: non solo la musica, quindi. Partiamo da questa notizia, che le agenzie stanno rilanciando in questi giorni. Visto che la musica, oggi, si ascolta soprattutto in rete…Vi aspettiamo, in diretta sul nostro sito.

Domani parte il Festival di Sanremo e dalla città dei fiori non arriveranno soltanto canzoni ma anche un messaggio forte contro i rischi del web, dal Cyberbullismo alle diverse forme di prevaricazione legate a un uso distorto della rete e dei social network. Quella di Sanremo sarà una tappa importante della campagna educativa itinerante realizzata dalla polizia postale in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca ed il garante per l’infanzia e l’adolescenza, sulla sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli dei social network e in particolare del cyberbullismo.

Un’azione forte tesa a promuovere un uso consapevole e attento della rete da parte in particolare delle giovani generazioni. Partecipano aziende come Facebook, Fastweb, FireEye, Google, H3G, Libero, Microsoft, Telecom Italia, Twitter, Norton by Symantec, Skuola.net, Vodafone, Virgilio, Wind, Youtube, Scania, Continental, ItalWork Consorzio e RDS 100% Grandi Successi “radio ufficiale dell’evento” insieme alla Polizia di Stato per un solo grande obiettivo: «Rendere la rete sempre piu’ sicura dopo i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto della rete». L’iniziativa partita lo scorso gennaio da Roma ha già raggiunto Grosseto, Siena, Livorno, Pisa, Massa Carrara, La Spezia, Genova, Savona, Albisola, Imperia e adesso una settimana a Sanremo prima di riprendere il viaggio verso altre 55 localita’ sul territorio nazionale. Si fermerà a maggio in Lombardia, a Milano e a Monza.

Gli operatori della Polizia Postale e delle aziende viaggiano su un camion di 18 metri allestito con un’aula didattica multimediale con postazioni internet. Saranno ogni mattina fino al 14 febbraio dalle 9 alle 18 in Piazza Colombo e dalle 9 alle 11 al Centro congressi del Palafiori nell’ambito delle attività collaterali di Casasanremo. In programma una serie di incontri con studenti, genitori, insegnanti e società civile sull’utilizzo sicuro, consapevole, responsabile e critico della rete internet.

Giovedì 12 febbraio dalle 16 alle 18 a Casasanremo e’ previsto poi un incontro informativo a cui prenderanno parte Facebook Italia e Skuola.net per illustrare a insegnanti, studenti, genitori e societa’ civile le opportunita’ del web per la crescita personale e anche professionale delle nuove generazioni. Sulla pagina Facebook e Twitter “Una vita da social” ci saranno notizie sulle attivita’ e le impressioni dei giovani durante le giornate “sanremesi” a bordo del Truck. È forte il legame tra musica e web, soprattutto per i giovani, e anche per questo è appropriato il legame tra la campagna di sensibilizzazione e il festival. Ormai i giovani ascoltano musica soprattutto attraverso strumenti digitali: lettori mp3, smartphone, ipod, computer. Lo conferma una ricerca di Skuola.net su commissione della Polizia di Stato su un campione di oltre tremila giovani tra 11 e 19 anni. Ma se in passato molti si passavano mp3 in modo illegale, la notevole disponibilità di connessioni oggi fa sì che la maggior parte ascolti legalmente la musica in streaming da piattaforme come Youtube (3 ragazzi su 5 usano questo metodo per accedere agli ultimi successi) o Spotify, magari sottoscrivendo abbonamenti (uno su dieci). Oltre 9 ragazzi su 10 ascoltano i brani inediti ascoltandoli su internet.

Crescono rispetto al passato comportamenti di legalità: la metà degli intervistati usa più o meno saltuariamente piattaforme streaming legali tipo Spotify e di questi 1 su 6 paga un regolare abbonamento piuttosto che usufruire del servizio gratuito con pubblicità.

«La Polizia di Stato da oltre dieci anni è fortemente impegnata nei progetti educativi su questi temi, tuttavia con il progetto itinerante una vita da social ci siamo posti l’obiettivo di raggiungere con la formazione anche gli adulti, che svolgono un ruolo determinante nel garantire che l’esperienza di utilizzo del web da parte dei ragazzi sia una grande opportunità – ha dichiarato Pasquale Zazzaro, Questore della Provincia di Imperia. Grazie alle attività di formazione abbiamo visto una crescita della consapevolezza che difendersi è possibile, sono cresciute le denunce, è cresciuta la percezione che ciascuno è responsabile di ciò che compie in rete e anche un gesto fatto per scherzo può avere conseguenze serie».

Per trovare altre informazioni sulla campagna si può consultare il sito https://www.commissariatodips.it/vita-da-social.html oppure http://www.poliziadistato.it/articolo/31696/ dove si trovano tutti i materiali della campagna, e c’è anche una pagina Facebook https://www.facebook.com/unavitadasocial .