Salvini accusa tutti e tutti accusano Salvini. L’assenza di stile è anche assenza di politica

Salvini litiga di brutto con Crocetta sulla sanità della Sicilia, Salvini  litiga con Tosi per via delle elezioni regionali in Veneto, il PD e altri partiti litigano con Salvini perché la compagna (amica? fidanzata? boh!) di Matteo Salvini aveva litigato in TV, TV pubblica, trasmissione “A conti fatti”, con il portavoce di Tosi e aveva fatto nascere il sospetto che volesse fargliela pagare a quell’insensibile che rischia di far perdere le elezioni alla Lega nella roccaforte del Veneto. Insomma, è proprio un bello spettacolo.

Ma tutte queste sceneggiate si inseriscono in uno stile che è tipico del segretario leghista e del suo partito. E cioè: la protesta, l’andare contro tutti, l’accusare tutti. Ma se l’accusatore accusa tutti, prima o poi succede che tutti accusano l’accusatore. È quello che sta succedendo con la Isoardi. Magari la giornalista, anche se fosse stata la compagna dell’onorevole Vattelapesca originario del paese di Poveromo (provincia di Massa Carrara) avrebbe litigato lo stesso con il portavoce di Tosi. Ma è la compagna (amica? fidanzata? boh!) di Salvini e scoppia la bega.

A questo punto chi si ricorda perché la Isoardi ha litigato con il portavoce di Tosi e chi si ricorda che cosa si sono detti – anzi: gridati a squarciagola – Crocetta e Salvini (supposto che nello sbraitare sia stato possibile capire di che cosa si parlava)? Nessuno o quasi. Mentre tutti si ricordano che i signori della politica hanno litigato. Questo è ciò che si ricorda. Solo questo.

Ma questo è anche il segno inequivocabile di un stravolgimento: la parola è gridata e il grido soffoca l’argomento. E nel frattempo la politica, le cose da fare, le urgenze, che fine hanno fatto? L’assenza di stile nel fare politica è anche, inevitabilmente, assenza di politica.