Papa Francesco, il giubileo, la misericordia. Le “viscere di Dio” e le nostre

Papa Francesco, la Chiesa, il giubileo, la misericordia. Ecco: la misericordia. Puoi reagire, dal tuo punto di vista, al tema del prossimo giubileo? Soprattutto ti chiederei di dirmi se sei d’accordo che la misericordia è qualcosa di impegnativo e che non è una melassa dove tutto diventa bello a prescindere. Riccardo

Sono d’accordo, caro Riccardo! La misericordia non ha nulla a che vedere con la “melassa”, dove tutto diventa bello a prescindere! Essa è, innanzitutto, atteggiamento del cuore che, gravido di commozione e di compassione dinanzi alla miseria che caratterizza il nostro essere, si squarcia per accogliere e ricreare.

IL CUORE PIETOSO DI DIO

Tutta la storia della salvezza, giunta al suo culmine e alla sua pienezza in Gesù Cristo, è una progressiva rivelazione di queste viscere di compassione che caratterizzano l’essere di Dio. Tutta la storia di Israele, infatti, annuncia e rivela progressivamente il cuore pietoso del Padre e il suo desiderio di comunicarsi, senza misura, ad ogni uomo, povero e misero. La misericordia è, dunque, il volto bello, “divino” e insieme “umano” di Dio, perciò è il solo in grado di toccare e trasformare le nostre viscere. Prendere coscienza di ciò, è il primo passo di ogni conversione.

DIO NON FINGE DI NON VEDERE IL MALE

Di fronte alla triste e seria realtà del nostro peccato, Dio non “finge di non vedere”, minimizzando la sua drammaticità; al contrario Egli denuncia con chiarezza e con lucidità la serietà di ogni nostra scelta malvagia, aiutando tutti noi a prenderne consapevolezza: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!” dice a Caino dopo l’uccisione del fratello Abele» (Gen 4,10).
Il peccato è veramente la più tragica realtà della storia umana e le sue conseguenze non sono, affatto, da trascurare in nome di una tolleranza quieta e “mielosa” o di una pseudo-misericorda.
L’annuncio sconvolgente che la rivelazione cristiana offre all’umanità è gravido di speranza e di vita: Dio non abbandona mai la sua creatura anche dopo che questa l’ha rifiutato, tradito, ucciso; al contrario, con il cuore e le viscere frementi di misericordia e di compassione, apre un varco di vita proprio lì dove tutto è realmente in balia del male.
Le conseguenze del nostro rifiuto di Dio sono indelebili; Egli stesso, nel racconto della Genesi, le sanziona con trasparenza e schiettezza, (cfr. Genesi 3) continuando, tuttavia, ad amare e a proteggere l’uomo e la donna ora, con il dono di pelli per coprire la loro nudità (cfr. Gen. 3,21), ora ponendo un marchio sulla fronte di Caino affinché “perché nessuno, incontrandolo, lo colpisse.” (Gen.4,15b).

L’ANNUNCIO SCONVOLGENTE

L’annuncio della misericordia è, perciò, sconvolgente! Esso è balsamo e medicina ai nostri cuori feriti da rimorsi di ogni genere o resi insensibili da abitudini corrotte, opportunità preziosissima per conoscere il Signore e cantare la gioia di essere cari ai suoi occhi. Ma tale itinerario di consapevolezza, tuttavia, non è per nulla naturale e spontaneo nella nostra vita; esso, infatti, richiede apertura di cuore e docilità interiore, affinché la Grazia di Dio possa compiere veramente cose grandi e ricostruire in noi l’uomo nuovo creato ad immagine di Gesù.
Ben venga, allora, il Giubileo della Misericordia: attraverso questo grande evento papa Francesco vuole dare ad ogni cristiano l’opportunità di conoscere il cuore di Dio, ricco di misericordia e grande nell’amore.