« Giovani, cercate Gesù nelle tracce che lascia nella vita di ogni giorno»

« Giovani, cercate Gesù nelle tracce che Lui ci lascia ogni giorno » ecco il messaggio del vescovo Francesco a coloro che si sono ritrovati insieme per la XXX giornata mondiale della gioventù. Domenica 30 marzo alle 20.30 in chiesa Ipogea del Seminario, centinaia di giovani da tutta la diocesi di Bergamo hanno partecipato alla veglia presieduta dal vescovo Francesco.

Il tema: “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”, legato all’anno della vita consacrata. Proprio per questa occasione dopo i canti e l’introduzione di don Emanuele Poletti, responsabile dell’Ufficio Pastorale Età Evolutiva, vi sono state alcune testimonianze di persone consacrate.

Suor Sonia (domenicana), 40 anni, sorridente afferma: «Gli incontri che facciamo ci cambiano la vita. Forse alcune volte il mio abito può allontanare le persone, ma solo per chi si ferma alle apparenze e non va oltre. Ci sono tanti modi di amare. Nei momenti di fragilità prego». Incoraggiando i giovani dice: “ Non perdete l’occasione di inseguire la felicità”.

Dopo di lei, interviene Irene (novizia delle suore Sacramentine, 26 anni): «L’ingrediente speciale della mia vita è la preghiera. La presenza di Gesù è la più importante. La mia vocazione è sbocciata grazie alla testimonianza delle suore in parrocchia».

Infine padre Lorenzo (dei padri somaschi, 50 anni): «Opero in una comunità di ragazzi che non hanno una famiglia. C’è una necessità di fare scelte, di sostenerli con forza. Non mancano i momenti difficili e di scoraggiamento». E aggiunge, come slogan per spronare i giovani, aggiunge: «Se tu non bruci d’amore, qualcuno nel mondo muore di freddo».

Al termine delle testimonianze il vescovo Francesco ha tenuto l’omelia ai giovani. Parlando della Beatitudine dei puri di cuore, ha esordito: «Penso sia bello incontrare persone consacrate. Persone che hanno consegnato la loro vita al Vangelo. La promessa di felicità è poter vedere Dio e la condizione è poter essere puri. Occorre avere un occhio limpido. Se l’occhio è pesante, deformato, torbido non riesce a vedere. Attraverso gli occhi possiamo vedere il cuore delle persone».

Sottolinea: «In questi tempi sentiamo spesso la parola “corruzione”. Tutto ciò che a che fare con la corruzione è il contrario della purezza. I nemici della purezza sono la corruzione e la superbia. Le persone sono tristi perché non vedono le tracce di Dio. Anche il cuore più sporco è abitato da Dio. Lui non ci abbandona mai, siamo noi che ci esiliamo dal nostro cuore».

Concludendo: «Purezza del cuore è pensare a una purificazione. Qual è l’acqua che purifica il cuore? È l’amore di Dio, l’immensità della Grazia e Misericordia di Dio. L’essenziale nella vita è il volto di Cristo». E alla fine viene dato un appuntamento importante: la prossima giornata mondiale della gioventù a Cracovia in Polonia nel 2016.