Il carcere può essere un percorso di recupero e di “riparazione”? Esperienze a confronto

Qual è la strada del perdono, del riscatto per chi sbaglia? E se passa dal carcere cosa succede? Nell’opinione di molti la cella non è un posto dove si rieduca ma soltanto – affollata, chiusa, lontana, com’è – dove si punisce, dove addirittura a volte il crimine non viene represso ma replicato, alimentato, con una sorta di rancore verso la società che la solitudine fa crescere. Ci sono, invece, cammini coraggiosi che vanno in un’altra direzione. Alcuni di questi passano anche da Bergamo. Se ne parla domani, 16 aprile, all’Università di Bergamo, nella sala conferenze Sant’Agostino, in un convegno sul tema «Dialoghi riparativi tra autori di reato e contesto sociale – analisi di esperienze». Si comincia al mattino, dalle 9,15, con i saluti del Rettore, del Direttore di Dipartimento, della Direttrice del carcere di Verziano, del Direttore della Casa circondariale di Bergamo, del PRAP della Lombardia. Ci saranno poi alcuni approfondimenti su «L’orizzonte di una giustizia che promuove responsabilità, riparazione e riconciliazione». Intervengono Claudia Mazzucato dell’Università  Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Bruna Dighera dell’Asl di Lecco Sondrio, e Monica Lazzaroni del Tribunale di Sorveglianza di Brescia. Il cuore del convegno starà poi nella presentazione di alcune esperienze portate avanti negli ultimi anni: «Dialoghi riparativi ed esperienze di mediazione tra autori di reato e soggetti sociali». Ivo Lizzola, docente di pedagogia, parlerà de «La scuola in carcere; i progetti genitorialità» portati avanti a Bergamo. Saranno poi presentati «I gruppi di discussione» di Brescia, «La formazione professionale» a Verona; «Esperienze di mediazione» a Milano S. Vittore e Reggio Emilia; «Laboratorio e progetto Buoni dentro» al Beccaria di Milano, «Dialoghi con i padri» a Ferrara. Coordinano Ivo Lizzola e Vincenzo Aquino. Nel pomeriggio, alle 14,30, è in programma una rappresentazione del Laboratorio teatrale “Padri e Figli” del carcere di Verziano. Si parlerà infine delle “questioni di metodo” nei progetti di mediazione  e di  giustizia riparativa, con i contributi di: Paride Braibanti, Francesca Valenzi, Cecco Bellosi, Letizia Caso, Bruna Dighera, Silvia Brena, Anna Maioli, Anna Garda, Giuseppe Tacconi, Claudio Nizzetto, Ivo Lizzola, Leonardo Lenzi, Filippo Vanoncini, Angela Venezia, Ilaria Marchetti, Maddalena D’Angelo, Alberto Ghidini, Grazia Fortunato, Sergio Manghi, Maria Inglese, Tullio Monini.

Parallelamente al convegno si svolgerà l’incontro del gruppo di discussione delle persone detenute presso il carcere di Verziano e le studentesse e gli studenti del corso di Pedagogia della marginalità e dei diritti umani dell’Università degli Studi di Bergamo.