Sonno & sogno. I corpi di garza di Federica Ferzoco nello spazio di Viarena5

Passaggio storico che permette di raggiungere le bellezze di piazza Duomo e piazza Vecchia evitando le più affollate e caotiche vie centrali, Via Arena è da sempre custode di luoghi di interesse storico e di occasioni culturali, dal monastero di S. Grata a Santa Maria Maggiore, dal Museo Donizettiano alle attività di Baco Arte Contemporanea.
Tra questi si colloca VIARENA5, spazio espositivo indipendente che, nelle forme di una vetrina affacciata sulla strada, ospita ciclicamente opere di artisti contemporanei, locali ma non solo. Fino al 9 maggio è possibile vedere al suo interno SONNO&SOGNO opera di Federica Ferzoco realizzata appositamente dall’artista per il luogo e per l’occasione.

FEDERICA FERZOCO – SONNO&SOGNO

Federica Ferzoco vive e lavora a Milano, ma ha esposto in tutta Italia e anche all’estero, sulla scena artistica dal 1996. Nella sua produzione ha esplorato diverse tipologie di materiali, dalla sabbia al vetro, dal ferro alla carta, indagandone le qualità e le potenzialità evocative e realizzando singole opere e installazioni sia per le sale interne di musei e gallerie sia per gli spazi aperti di ambienti pubblici e privati.
Uno tra tutti il materiale che colpisce all’interno della produzione di Federica, caratterizzando anche l’opera realizzata per Bergamo: la garza. Da quasi vent’anni l’artista lavora questo materiale povero per realizzare calchi di figure umane, leggere, trasparenti e quasi immateriali impronte corporee, ben lontane dalla pesantezza dei più noti calchi in gesso o metallo.
La garza è il mezzo per rivelare, invece di nascondere, la fisicità di un corpo, nelle sue pieghe, nelle sue forme e nei suoi sospesi movimenti. Una tecnica messa a punto col lavoro di anni, un mezzo creato per ridare vita a corpi svaniti, per ridare forma al vuoto di uno spazio che ha ospitato la vita.
Per Viarena5 Federica realizza un’opera originale, culmine di una serie di lavori e riflessioni precedenti su uno stato, quello del sogno e del più generale sonno, che interessa e affascina chiunque. Il sonno e il sogno sono stati infatti analizzati a più riprese dagli artisti nel corso della storia, secondo personali prospettive: sonno come luogo di paure, mostri e ossessioni, sonno come simbolica irrazionalità, sonno come giusto riposo e accesso al delicato mondo dei sogni. In Sonno&Sogno riposo, silenzio e irrealtà si fanno concreti nella figura di un giovane addormentato, presente e assente allo stesso tempo, visibile e invisibile. Una figura fantasma che riflette su questa particolare dimensione umana: il gioco tra la percezione della mente e del corpo durante il sonno restituisce una serie continua di rimandi tra presenza e assenza dell’uno e dell’altro, mirabilmente risolti nella fisicità immateriale di questo corpo.

VIARENA5

Il progetto di Massimiliano Sartirani trova origine nel 2013 quando all’interno dello showroom dell’atelier Sirio e nella sua vetrina iniziarono ad esporre artisti come Maurizio Bonfanti, Franco Bianchetti, Ugo Riva e Alfa Pietta, con la volontà di far dialogare opere con i tessuti delle casule realizzate appositamente da Siriogroup.
Un programma espositivo proseguito l’anno successivo con la scelta di dare spazio a giovani artisti, non solo locali, che con i loro differenti linguaggi potessero dare conto del ricco panorama artistico contemporaneo, come Maria Stella Tiberio e Michele Napoli, il collettivo artistico Ferrariofrères, Stf andando a definire sempre di più uno spazio riconoscibile ed evidente per le esposizioni, la vetrina sulla strada, capace di dare la possibilità di scoprire e gustare le opere in mostra senza soluzione di continuità.
Dal 2015 il programma si arricchisce, accanto alle esposizioni curate da Camilla Marinoni, della collaborazione della Fondazione A. Bernareggi che, partecipando alla selezione degli artisti, ha rafforzato il legame con il territorio e con gli eventi culturali diffusi nella città. È il caso di Specie di Spazi, opera di Clara Luiselli, esposta nel mese di marzo, un’installazione modulare in cui una serie di finestre fotografate di notte compongono un unico organismo luminoso in dialogo sia con la parallela serie realizzata per il Centro Congressi sia con l’installazione “Se tremo sull’orlo” ospitata nello stesso nell’oratorio di S. Lupo. Un legame forte e diffuso dell’atelier con il territorio.
Il racconto delle esposizioni passate è visitabile sul sito http://www.viarena5.it/ in attesa di conoscere gli artisti ancora in serbo per il 2015 e godere della bellezza delle loro opere: Ezio Tribbia, la cui installazione dialogherà con la mostra “Dare da mangiare” dal 10 maggio presso l’oratorio di S. Lupo, Filippo Rossi, che con le sue opere arricchite dalla preziosità dell’oro renderà interessante il periodo estivo e Michela Petoletti, illustratrice evocativa e delicata, simbolo del desiderio di questo progetto di spaziare tra esperienze eterogenee.

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