Run4Unity a Bergamo: «Una corsa per costruire insieme la pace»

Ormai ci siamo. Ieri la run4Unity, una corsa per la pace, è arrivata in Italia e a Montichiari in 150 hanno partecipato all’edizione bresciana.
Ho potuto seguirla attraverso i social e l’emozione è stata tanta. Vedere ragazzi di tutto il mondo così impegnati a rendere concreta la fraternità fra loro, anche in territori dove la pace non è che un sogno, è stato più di un segno di speranza… è il seme di una realtà a cui è necessario credere e per cui è necessario lavorare, insieme!
Oggi ho chiesto ad alcuni di questi ragazzi, i ragazzi per l’unità di Bergamo e provincia, di regalarmi un po’ di tempo e di parlarmi di questa intensa esperienza che stanno vivendo e che a Bergamo sarà proposta a chiusura della Settimana Mondo Unito, domenica prossima 10 maggio.
L’appuntamento è con Daniela, 18 anni, Lorenzo, 16 anni, e Anna (corrispondente lei stessa di una rivista per ragazzi, TEENS, del gruppo editoriale Città Nuova), 17 anni che con tanta disponibilità e passione rispondono alle mie domande in un’intervista che apre ad un dialogo su temi importanti.

Qual è il significato della Run4Unity per voi?
Daniela: «Secondo me la R4U è l’opportunità di dire la nostra ad una società scoraggiata e che fa fatica a sottolineare il lato positivo. Questo è un momento particolare, difficile per il mondo, perché ci sono tante guerre… Dalla Siria all’Africa… tante tensioni internazionali che possono far perdere la speranza. Ma noi vogliamo sottolineare che l’uomo ha, secondo noi, insito in sé, il fatto di essere fatto per costruire legami, come dice il titolo della R4u WELINK (colleghiamoci). Significa andare al di là delle differenze per costruire la pace. È l’unico modo per cercare di arrivare alla soluzione. Nel volere la pace ci siamo anche noi giovani, che vogliamo dire la nostra, dire che la pace non è un’utopia ma che serve l’impegno di tutti. La Run4 Unity
è mondiale e vuol essere un messaggio, anche alle istituzioni politiche, religiose, culturali, che noi giovani vogliamo la pace per il nostro futuro e per il futuro di chi verrà».
Lorenzo: «Alla fine ciò in cui noi crediamo è condivisibile da tutti, anche dai non credenti, da chi ha altre convinzioni religiose, e vogliamo impegnarci per un futuro migliore».
Che messaggio volete trasmettere ai giovani e secondo voi perché può essere interessante e coinvolgente
per le nuove generazioni?
Lorenzo: «In generale il messaggio che si vuol dare è quello della pace nel mondo ma è anche un’occasione di incontrarci con gli altri gen (cf Generazione nuova, i giovani del Movimento dei focolari) e con i nostri amici, suonare insieme, divertirci, comportarci in modo positivo e trasmettere con positività e gioia il nostro messaggio. Quello che diciamo, lo trasformiamo in azioni concrete, come questa corsa per la pace. Penso che i giovani, e non solo, siano colpiti da questa nostra concretezza e dal rapporto che c’è tra noi e con gli adulti che ci aiutano. C’è da dire che noi passiamo questo messaggio ai giovani utilizzando tutti gli strumenti, anche i social network, come facebook.
Anna interviene aggiungendo: «Per noi è anche l’occasione di dimostrare come i giovani possano portare avanti idee importanti, non siamo pigri e quando crediamo davvero nelle cose possiamo farcela».
Voi state vivendo anche l’esperienza di organizzarlo in prima persona…Che tipo di esperienza state vivendo?
Anna: «Questa esperienza sta richiedendo un grande impegno a livello personale ma sono colpita da quante persone ci stanno aiutando e sono alle nostre spalle per lavorare, collaborare, sostenere le nostre azioni. Questo ci dà fiducia, anche se ci sembra di essere in ritardo sull’organizzazione perché è un compito davvero impegnativo da portare a termine». Aggiunge di essersi accorta di come, con questa proposta, abbiano sorpreso in modo positivo gli adulti e le istituzioni a cui si sono rivolti per chiedere i permessi. Gli assessori con cui hanno parlato, infatti, hanno colto l’impegno attivo di questi giovani nei confronti della società. Afferma che «vedere le reazioni delle persone quando si rendono conto di questo (cf del loro impegno) è bello, diventa visibile il bello che c’è».
Daniela: «Quando siamo interpellati da queste manifestazioni mettiamo tutti noi stessi, nonostante la difficoltà ad esporsi perché non sempre quello in cui credi può essere condiviso. Resta il fatto che è un esempio di grande cooperazione, determinazione e anche di coerenza con i propri ideali… È bello anche quando s’incontrano persone con altre convinzioni ma che sentono di poter condividere il nostro stesso ideale di pace, l’amore, fratellanza universale».
Raccontatemi di ieri a Montichiari….
«Lorenzo è molto contento della giornata vissuta a Montichiari domenica 3 anche se la partecipazione è stata inferiore alle aspettative. Le persone sono state molto contente. La cosa che ha dato più gioia a questi ragazzi è stata la vittoria del primo premio della categoria 9-12 anni da un ragazzo siriano. A Montichiari è stata una giornata lunga che si è conclusa con una serata all’insegna della musica con band che si sono esibite con l’intenzione di sostenere l’idea del mondo unito. E il tempo, nonostante fosse nuvoloso, ha tenuto fino alle 21.40…».
Cosa dobbiamo aspettarci a Bergamo, come programma?
«Essendo in un parco e con il sostegno del bel tempo ci aspettiamo molta gente – dicono i ragazzi – Il programma inizia alle 15 con un momento musicale e coreografico, un flash mob, costruito da noi con la collaborazione di adulti competenti (musicisti e attori). Poi alle 16 comincia la corsa non competitiva di 5 km, a piedi, con i roller, all’interno del parco della Trucca che è molto bello e grande. Verranno premiate le categorie dei ragazzi (9-13, 14-17), maschi e femmine, la famiglia più numerosa, il premio fraternità, il gruppo più numeroso, la persona che viene da più lontano e altri ancora. I premi sono fatti a mano da un
artista. Siamo già certi della presenza di Eugenio Perico e Pizzaballa, due sportivi dell’Atalanta. Speriamo anche nella presenza di altri rappresentanti delle istituzioni. A conclusione, con la premiazione, c’è per tutti una merenda preparata in collaborazione con il gestore del parco che ci ospita e offre le strutture necessarie. La partecipazione alla Run4unity può essere gratuita ma con un piccolo contributo viene dato un kit di gara che comprende braccialetto e maglietta della manifestazione».
Un grande grazie ad Anna, Daniela, Lorenzo e tutti quanti gli altri ragazzi e giovani (e so che sono tanti) protagonisti del dialogo, che stanno lavorando per questo evento che rende Bergamo una delle 160 città che partecipano alla staffetta mondiale della Run4Unity, Welink, legami di unità: scoprirsi fratelli e sorelle…