La Valle della Biodiversità: ad Astino un museo vivo all’aria aperta

Un angolo di paradiso che vive grazie al sapere della botanica e dell’agricoltura. Così è stata definita la Valle della Biodiversità, inaugurata nella mattinata di giovedì 14 maggio, e in effetti è proprio così: un vero e proprio museo all’aperto, a due passi dal monastero di Astino, dove è possibile toccare con mano collezioni botaniche di grande interesse. Il progetto è stato realizzato grazie all’Accordo di Programma sottoscritto da Comune di Bergamo, Regione Lombardia, Parco dei Colli, Fondazione Mia e Società Valle d’Astino, con numerosissime collaborazioni con diverse realtà del territorio e il sostegno del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. E per sottolineare questo nuovo legame con il patrimonio naturale, storico e culturale di Astino, il sindaco Giorgio Gori e l’assessore regionale all’Ambiente, muniti di vanga, hanno piantato a titolo simbolico un albero di noce.
“Sono molto contento di essere qui ad inaugurare un nuovo pezzo dell’Orto Botanico di Bergamo, su cui si sono esercitate due amministrazioni e tre assessorati- ha sottolineato il primo cittadino – in questa Valle della Biodiversità si produrrà a cielo aperto una coltivazione botanica ricchissima, con oltre 300 specie vegetali in oltre 1.500 declinazioni. Il monastero restaurato e la Valle della Biodiversità sono dunque le due leve per riscoprire una parte della città, che poi è patrimonio di tutto il territorio”. Un progetto frutto della sinergia tra istituzioni, anche di diverso colore, ma accomunate dalla volontà di restituire e rendere fruibile questo “angolo di paradiso” alla cittadinanza. “Solo quando si lavora insieme si ottengono risultati così importanti: siamo quindi contenti di aver dato, come Regione Lombardia, il nostro contributo- ha aggiunto l’assessore Terzi- la Valle della Biodiversità riveste un’importanza fondamentale, non solo per i tempi di oggi, ma soprattutto per quelli futuri: la tutela del territorio passa anche dalla sua valorizzazione e dalla sua fruizione virtuosa da parte dei cittadini, cosa che qui avverrà in contemporanea con Expo”. Dopo i saluti istituzionali a prendere la parola è stato Gabriele Rinaldi, direttore dell’Orto Botanico di Bergamo, accolto con un lungo applauso: è stato infatti tra i principali promotori della Valle della Biodiversità, credendoci fino in fondo. “Mi fa molto piacere potervi dare il benvenuto in questo luogo, incastonato all’interno del progetto-Astino, che costituisce un ganglio vitale della nostra città. Abbiamo dunque creato uno strumento, che come tale va utilizzato e non abbandonato: non consideratelo finito, già domenica cominceremo a costruirlo con il pubblico”. La Valle della Biodiversità sarà aperta a ingresso libero da maggio ad agosto, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19, con chiusure anticipate per settembre (alle 18) e ottobre (alle 17). Nei weekend sarà inoltre possibile sceglierlo per un pic-nic immersi nella natura, anche per il pranzo, con i cestini biologici della cooperativa Biplano (prenotazioni a info@cooperativabiplano.it). E si potrà arrivare ad Astino grazie a un servizio navetta ad hoc (ideato da Palazzo Frizzoni in collaborazione con Atb) già da sabato: l’autobus- navetta «Expo-Astino» sarà infatti in servizio nei weekend, dalle 10 alle 20, con corse ogni 20 minuti. Le fermate sono in Porta Nuova, alla stazione ferroviaria, all’Auchan di via Carducci, al parcheggio della Croce Rossa e al campo sportivo di via Lochis. E in occasione della riapertura del monastero, la navetta sarà gratuita nella giornata di sabato, mentre da domenica scatterà la tariffa urbana Atb.