Cisliano, un presidio per difendere «La Masseria» confiscata alla criminalità organizzata

Un presidio permanente di legalità per proteggere un bene confiscato alla criminalità organizzata. Calabria? No, Lombardia, hinterland milanese che si tuffa nel Parco Agricolo Sud di Milano: siamo a Cisliano, comune di poche migliaia di abitanti e che vanta sul suo territorio uno dei più significativi beni confiscati alle mafie, “La Masseria”, ex ristorante e pizzeria nonché roccaforte del clan Valle. Un bene immenso, confiscato il 13 ottobre 2014 e da mesi in attesa di assegnazione, che dalla data di confisca definitiva subisce continui danneggiamenti e distruzioni: sono state divelte le tegole per far entrare l’acqua, sono stati manomessi gli impianti e rimosse le cancellate, le statue, le strutture annesse. Per questo LIBERA, la Caritas e il Comune di Cisliano hanno organizzato a partire dal 13 maggio un presidio permanente di tutela del bene. Giorno e notte, turni su turni e la partecipazione di volontari di tutte le età e da tutta la Lombardia.

«La prima volta che ho sentito parlare della Masseria di Cisliano è stata durante la formazione per giovani organizzata da LIBERA a fine aprile, quando il referente regionale Davide Salluzzo ci ha raccontato la storia del clan Valle e degli atti vandalici – spiega Marzia Innocenti, bergamasca e responsabile per LIBERA del presidio dell’Isola Bergamasca e Valle Imagna “Gaetano Giordano e Rita Atria” – Così, quando ho saputo dell’inizio del presidio permanente, ho dato la mia disponibilità perché volevo assolutamente aiutare». Marzia è arrivata a Cisliano il primissimo giorno di presidio, dopo le lezioni all’università, e con i volontari della Caritas ha iniziato a pulire sedie, tavoli e pavimenti di una dependance della struttura dove è stato installato il “quartier generale” del presidio: qualche branda, sacchi a pelo, i cartelloni bianchi per segnare le disponibilità dei vari volontari. Nel giro di pochi giorni, i cartelli si sono riempiti di nomi, frecce, idee. «Vedere la grande partecipazione dei volontari e degli amici di LIBERA – prosegue Marzia, che settimana prossima si fermerà per uno dei turni di notte – mi ha dato una carica in più e adesso ho tanta voglia di fare anche sul mio territorio. Ad esempio ci stiamo muovendo per quanto riguarda il bene confiscato di Suisio (stiamo cercando i fondi per iniziare la ristrutturazione e fare in modo che venga riutilizzato). Lo stesso entusiasmo che ho messo nel partecipare al presidio della masseria lo porterò anche sul territorio di Bergamo».

Anche Luca Bonzanni, 23enne di Presezzo e attivo come Marzia nel presidio dell’Isola Bergamasca e Valle Imagna, ha fatto alcuni turni per presidiare il bene confiscato: «stato alla Masseria lo scorso martedì, spinto sia dalla curiosità che dalla voglia di dare un contributo. L’impatto con la Masseria è stato forte, la struttura è davvero imponente».

L’impegno dei volontari è servito: il 25 maggio infatti la “Masseria” è stata data in comodato d’uso gratuito al Comune di Cisliano perché la riutilizzi a fini sociali. Il presidio, tuttavia, proseguirà fino a quando il bene non verrà messo in sicurezza.  «Sono rimasto colpito dalla potenza che aveva il clan – conclude Luce -, ma allo stesso tempo ho avuto la consapevolezza che l’impegno di ognuno può contribuire a sconfiggere le mafie».

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