Il vescovo Francesco ai preti novelli: «Vivete il vostro compito con gioia, testimoniate il Vangelo con la vita»

Il vescovo  Francesco ha detto loro di andare ad annunciare il Vangelo, raggiungendo anche le persone più lontane, ha detto loro di “battezzare” e di dimostrare con la vita come si vive da cristiani, gli ha augurato di saper vivere con gioia in mondo che spesso sembra ostile. Don Fabio Fugini di Gazzaniga, don Marco Giganti di Rova, don Alessandro Previtali di Suisio, don Mauro Riva di Spirano e don Stefano Siquilberti di Nembro da sabato sono entrati nella comunità presbiteriale diocesana. Alla solenne celebrazione, presieduta dal vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, erano presenti anche il vescovo ausiliare emerito monsignor Lino Belotti, monsignor Eugenio Coter, vescovo in Bolivia, il vicario generale monsignor Davide Pelucchi e il rettore del Seminario monsignor Pasquale Pezzoli. Ma nella Cattedrale di Bergamo c’erano anche un centinaio di sacerdoti, i diaconi, gli studenti di Teologia, le comunità d’origine e le comunità dove i cinque giovani hanno prestato il loro servizio. «L’ordinazione – ha detto monsignor Beschi – è un gesto di fede e di grazia tra i più grandiosi che una Comunità possa vivere». E poi, commentando il Vangelo di Matteo. «Vi sarà dato un grande potere, il potere dell’Amore. Questo amore è gioia, ma gioia del servizio. Vi attende la missione che Gesù affidò ai suoi discepoli: annunciate il Vangelo raggiungendo anche i più lontani, fino ai confini della terra e della vita, siate vicini alle persone più lontane perché provate o rifiutate; battezzate, immergete ogni persona nell’amore di Dio, non per forza e nemmeno per premio, perché l’amore non è un premio, ma un dono; insegnate come si fa a vivere la verità del Vangelo, fatelo con la testimonianza della vostra vita, il vostro sia un amore che dà testimonianza, che mostra ciò che le vostre parole dicono. La vostra vocazione è quella di andare controcorrente, siate testimoni gioiosi del Cristo». Alla fine della celebrazione il vescovo ha aggiunto: «Vi ho visti commossi. Anche Papa Francesco invoca il dono delle lacrime, e che siano di gioia. Commuovetevi ancora per il dono di Dio e per le persone che vi sono affidate». Monsignor Beschi non ha dimenticato di ringraziare il Seminario e il suo Rettore che «accolgono e crescono le nostre vocazioni, sperando che ce ne siano ancora». La festa poi è continuata fuori dalla Cattedrale, dove famiglie e amici hanno festeggiato i nuovi sacerdoti.

Foto © Gianvittorio Frau