Dopo le elezioni. La politica impossibile

Si sprecano i commenti sui risultati delle elezioni. Ma più i commenti si moltiplicano più la situazione appare bloccata. Da osservatore esterno, non competente, mi prende non tanto la rabbia – quella si spreca – ma la preoccupazione.

TUTTI PERDONO. LA LEGA TRIPLICA

Gli analisti – l’Istituto Cattaneo in particolare – riassume la situazione così (tolgo dal sito del Fatto Quotidiano): “Il partito guidato da Matteo Renzi ha lasciato sul terreno più di 1 milione di consensi (-33,8%) anche rispetto alle politiche del 2013, quando il leader era Bersani. L’M5S ha ceduto 893mila preferenze dal 2014 a oggi e 1,9 milioni dall’exploit delle politiche di due anni fa. La Lega rispetto al 2014 triplica i consensi in Toscana e Umbria e diventa primo partito del centrodestra e della potenziale coalizione in tutte le regioni in cui ha presentato una propria lista”.

La cosa che, sempre dal mio trascurabilissimo punto di osservazione, più mi preoccupa è che la maggioranza fatica a governare e l’opposizione è “condannata” non tanto a fare l’opposizione – quello fa parte dei suoi doveri istituzionali – ma a farla in maniera radicale e il più possibile a prescindere.

PER SALVINI, PIÙ IMMIGRATI ARRIVANO E MEGLIO È

Che Renzi abbia il fiatone lo dicono tutti e lo dicono tutti semplicemente perché è evidente. Ma è l’opposizione che mostra, con ancora più chiarezza, come la situazione sia bloccata. La Lega è l’unico partito che avanza dappertutto e avanza rispetto a tutte le consultazioni elettorali precedenti. Ma avanza perché accoglie con più radicalismo le rabbie e le paure dei cittadini. Salvini in fondo è contento per le migliaia di immigrati che arrivano in Sicilia: sono i suoi migliori sponsor elettorali. Più immigrati arrivano e più voti raccoglie. Sono stati arrestati i due giovani Rom che hanno ucciso la filippina Corazon Abordo con la loro macchina lanciata all’impazzata nelle strade di Roma. Sono stati arrestati alcuni giorni dopo le elezioni mentre l’incidente è avvenuto il 27 maggio, quattro giorni prima. È sicuro che quell’incidente ha regalato molte migliaia di voti a Salvini che chiede di radere al suo tutti campi Rom. La Lega vive dei disagi sociali e se i disagi sociali finissero finirebbe anche la Lega.

Analogo discorso per i grillini. Se arrivassero a una qualche forma di accordo finirebbero le loro fortune. E così tutti gli accordi sono per loro degli inciuci e quindi nessun accordo si deve fare. La migliore politica è non farne nessuna.

RISCHIAMO DI PERDERCI TUTTI

Così la politica non arriva mai a essere la soluzione dei problemi, ma il tentativo di sopravvivere nonostante i problemi o di galleggiarvi sopra, comodamente. E il guaio più forte è che non solo i cittadini, genericamente intesi a perderci, ma la società tutta, l’intero tessuto sociale sta diventando invivibile. Alla fine se ci perdessero Matteo Salvini o Beppe Grillo non sarebbe la fine del mondo. Ma rischiamo di perderci tutti. E questo sì che sarebbe un disastro.