Biblofestival: un week-end di storie, giochi e acrobazie a Dalmine, Boltiere e Valbrembo

Domenica 7 giugno dalle 14.30 alle 19 si aprono per Biblofestival le porte del parco della Fondazione Dalmine (ingresso da via Vittorio Veneto nei pressi del rifugio antiaereo) a Dalmine. Dalle 14.30 alle 18.30 si terranno i laboratori ludici «Ricomponi la storia» a cura di Fondazione Dalmine e del Ludobus della Cooperativa Sociale Alchimia. Alle 15 avrà inizio il percorso teatrale itinerante «La Strada dell’Orto» del Teatro del Buratto. Per bambini dai 5 ai 10 anni, prenotazione obbligatoria in biblioteca. Alle 16.30 si terrà l’incontro con l’autore Fabrizio Silei e, a seguire, alle 17.15 storie e racconti dal titolo Un pic-nic di fiabe – Un mondo di cibo. Alle 18.15 gran finale con lo spettacolo di teatro di strada Effetto Caffeina, di Circo Puntino. Effetto Caffeina è uno spettacolo comico e poetico in cui ogni oggetto viene presentato sotto un’altra luce, tutto si trasforma e ci sorprende, come l’acqua che, messa in una moka, diventa come per magia un Caffè. La domenica mattina, dopo una lunga notte di festa e di follia, per iniziare la giornata provate la spinta esilarante di una bella tazza di caffè del Circo Puntino! Ed è proprio l’effetto caffeina l’interruttore che accende la fantasia, lo stimolo alla creatività, l’inizio di una viaggio dalla realtà al sogno…tazzine volanti e scope danzanti, salti e acrobazie, roulotte che prendono vita e un grande cubo dondolante…tutto cambia e nulla è come te lo aspetti!

Domenica 7 a Boltiere In Piazza Volontariato, e lunedì 8 a Valbrembo in Piazza Don Gnocchi doppia replica per l’ animazione teatrale «Storia di una piccola guerra» della Compagnia Teatrale Ruinart di Firenze. Storie di una piccola guerra è la storia di un conflitto, una piccola guerra fra gli animali che abitano uno stagno e il popolo delle tartarughe, decise a impadronirsi del loro territorio. Storia antica quanto il mondo, ma più che mai attuale, ripetuta infinite volte anche nelle più piccole azioni della vita quotidiana. Dai compagni di scuola che fanno a gomitate per mantenere la propria metà di banco, al vicino accoltellato per trenta centimetri di orto, fino ai conflitti più grandi, di intere popolazioni, che si perpetuano per anni. Azioni di aggressione e reazione degli aggrediti fino a un crescendo senza speranza, che alla fine trova l’unica possibile via d’uscita: la pacifica convivenza tra i due popoli.