Il caldo che fa e le notizia sul tempo. Noi e la natura

Si rideva, anni fa, quando ci raccontavano che, negli USA, esistevano molti siti internet che non facevano altro che dare notizie di meteorologia. Adesso è così anche da noi. Ma, più che i siti internet, è proprio la mentalità che vive sul tempo, le sue variazioni e sulle notizie che riguarda e il tempo e le sue variazioni.

POSSO PREVEDERE IL TEMPO MA È IL TEMPO CHE DECIDE

So, posso sapere, il tempo che farà: il cielo, il mare, la temperatura, il vento, tutto. Ora, sapere che tempo farà mi dà un senso di straordinaria forza: in qualche modo riesco a difendermi dal tempo perché, sapendo che piove, non esco e sapendo che fa bel tempo, posso permettermi una lunga passeggiata in montagna. Ma mentre godo della mia forza devo anche, insieme, prendere atto della mia debolezza: prevedo il tempo che fa, certo, ma non lo modifico e, soprattutto, ne dipendo. È il tempo che governa la mia vita e determina quello che posso fare e quello che non posso fare. Io penso di dominare lui, ma è lui che domina me. In questi giorni di molto caldo, si può accendere l’aria condizionata, certo. Ma basta cacciare il naso fuori di casa, per capire che cosa significa fare caldo. Anzi il fresco che ho in casa accentua il senso di caldo che c’è fuori. In fondo per i fortunati che hanno il fresco in casa, il caldo è più caldo e sono obbligati, più di chi non ha l’aria condizionata, a non uscire per non soffrire di più, per il senso eccessivo di caldo fuori, in contrasto con il gradevole tempo, dentro.

TALVOLTA LE PREVISIONI NON PREVEDONO E POI TALVOLTA LA NATURA SI SCATENA

La nostra debolezza non appare solo da fatto che dipendiamo comunque dal tempo dal quale possiamo, tuttalpiù, difenderci, ma anche dal fatto che, talvolta, le notizie che ci offrono quella illusione, sono sbagliate. Noi, che pensiamo di dominare il tempo perché sappiamo che cosa farà, scopriamo che avviene quello che pensavamo non dovesse avvenire e il contrario. A quel punto, non si contano le ironie, così facili e così aggressive, verso quei poveri diavoli di meteorologi costretti a fare, sempre, i profeti. Ma la nostra debolezza diventa tragica quando, soprattutto in estate, avvengono i disastri, i grandi temporali, le piogge torrenziali e la nostra unica forza è, quando ci riusciamo, quella di poterli prevedere.

L’UOMO “ADAMO”, “UOMO DELLA TERRA ROSSA”

Insomma, la stagione in cui siamo adesso effettivamente entrati ci ricorda una verità semplice e scontata: siamo fatti di terra, di acqua, di aria e con quegli elementi torniamo, continuamente, ad arruffarci. Geniale, ancora una volta, la bibbia che chiama il primo uomo “Adamo”. Il termine “Adamo” che significa “umanità”, “uomo”, ma anche “uomo terreno”, “terroso”, o “della terra rossa”.