Si gioca a calcio anche quando non si gioca. A proposito di calcio mercato e dei suoi possibili significati

Foto: il giocatore Mohamed Salah, al centro di grandi manovre del calcio mercato

Si parla molto di calcio mercato in questi giorni. Le tante notizie che girano nel circo del calcio spesso mettono a confronto le diverse società e le loro scelte. Alcuni titoli che sono girati su internet in questi giorni: “La Fiorentina dichiara guerra all’Inter”, “Milan e Inter in testa alla classifica dei club spendaccioni”, si parla, più volte, di “movimenti” del calcio mercato. Insomma: il calcio mercato è come una partita di calcio. Il campionato comincia con questa rocambolesca premessa fatta di scontri, di derby, di protagonisti, di comparse e di spettatori: quelli che leggono i giornali e quelli che seguono via internet le notizie quotidiane.

NON SI PUÒ FARE A MENO DI CALCIO

Si ha la sensazione che “non si può fare a meno di calcio”. Quando non c’è il “nostro” calcio si parla del calcio degli altri: vedi l’interesse che ha circondato la recente coppa America vinta dal Cile di Vidal contro l’Argentina di Messi. Ma, soprattutto, quando non c’è il calcio giocato, si vive il calcio parlato come se si giocasse. Ecco allora questo campionato del mercato con tutte le componenti del calcio giocato (si potrebbe tentare di vedere nei vari attori-calciatori del calciomercato o i prudenti centrocampisti che si muovono silenziosamente, o gli attaccanti spericolati che si buttano, o i difensori che cercano di conservare quello che hanno e vendono cara la loro pelle… E si potrebbe vedere il colpo grosso inatteso come un gol di rapina o la lunga trattativa che si conclude felicemente come una partita nella partita…).

“TUTTO IL MONDO RECITA”. TUTTO IL MONDO GIOCA A CALCIO

Ognuno potrà interpretare tutto questo come una depravazione inspiegabile. È la tesi pessimista. Ma potrà spiegare l’ostinatezza a fare calcio anche quando non si gioca come una specie di esigenza profonda, in buona parte inspiegabile. Si sa che alcuni vedono nel calcio una parabola della vita umana, una specie di guerra necessaria, da giocare il più possibile rispettando le regole, risolvendo pacificamente gli scontri e stringendosi le mani dopo essersi scontrati.

Nel Globe Theatre, il teatro di Shakespeare, sulla bandiera che sovrastava la struttura era riportato il motto “Totus mundus agit histrionem” (Tutto il mondo recita). Si potrebbe aggiornare quel moto e dire che tutto il mondo gioca a calcio. A quel punto la vera alternativa a questo non è non giocare, ma giocare bene, mettere bene in scena una partita dove vincitori e sconfitti si possono reciprocamente riconoscere e reciprocamente rispettare.

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