La camicia di Varoufakis

Il personaggio era già pubblico, molto pubblico. Adesso lo è ancora, ma lo è un po’ meno. Si capisce che voglia rianimare la sua immagine con qualche iniziativa di sostegno. L’ultima è stata la camicia. “Orribile” l’ha definita qualche articolo in internet. Prevedibile qualche dibattito.

Noi, nel nostro piccolo, suggeriamo un tema. Questo: che rapporto c’è fra Varoufakis e la sua camicia? Precisiamo. E’ più vistoso il personaggio o la sua camicia? E’ il personaggio che dà lustro alla camincia o è la camicia che dà lustro al personaggio?

In attesa di un responso a così impegnativa questione, possiamo limitarci, per ora, a una constatazione molto ovvia, banale. E’ chiarissimo che sia il personaggio, sia la camicia sembrano fatti proprio per essere visti. Lasciamo ai posteri l’ardua sentenza se vale la pena guardarli.

Registriamo, intanto, una reazione da casa nostra. Uno che ha già detto il suo parere sulla faccenda è Formigoni. “Imita il mio look”, ha detto in un twitter il Celeste. Il quale, è noto, amava e ama giacche e camicie stravaganti.  Che Varoufakis imiti Formigoni è un’altra questione che lasciamo agli esperti. La questione evidente, invece, è che l’imitazione domina la politica. Ma dire che l’imitazione domina la politica vuol dire che in politica l’apparire determina l’essere. Che la politica è ciò che appare più che ciò che è. Per la verità, non è solo la politica, ma anche.

Questa è una questione che non va lasciata ai posteri, ma che va presa in mano subito da tutti. E bisognerebbe cominciare a dire che sia Varoufakis sia Formigoni se sono buoni politici – se lo sono – non lo sono certo perché si danno da fare per farsi vedere. La loro politica non dipende dalle loro camicie.