Box organi: a Lallio una rassegna di concerti tra classica, jazz e letteratura

Prenderà il via domenica 27 settembre, nella Chiesa parrocchiale di Lallio (Bg), una nuova e innovativa iniziativa concertistica, che si prefigge di arricchire e nello stesso tempo di svecchiare il collaudato modello del recital solistico legato al “re degli strumenti”. Una rassegna ricca di stimoli, ideata da Alessandro Bottelli e resa possibile grazie alla sensibilità del parroco don Fabio Trapletti, pensata per ospitare diversi tipi di sollecitazioni artistiche, dal jazz alla letteratura. Oltre al tradizionale programma di brani musicali selezionati per valorizzare la fonica del Bossi Urbani (1889) a una tastiera e 27 registri, in prevalenza tratti dal vasto repertorio italiano dell’Ottocento, lo spettatore curioso avrà modo di ascoltare anche i racconti scritti per l’occasione da tre narratori e poeti italiani contemporanei (Andrea Vitali, Davide Rondoni, Elena Petrassi), interpretati dall’attrice Federica Cavalli. Uno spazio speciale sarà quello dedicato agli ‘a solo’ di noti strumentisti che operano di preferenza in area jazz, quali Guido Bombardieri, Sergio Orlandi e Gabriele Comeglio. I concerti verranno infine introdotti da brevi e saporite interviste agli organisti, curate dallo stesso direttore artistico. Box Organi. Suoni e parole d’autore, questo il titolo della rassegna, è realizzata con la collaborazione e il sostegno della Parrocchia, dell’Associazione LIBERA MUSICA di Lallio, dell’Associazione Culturale CU.BE è Benessere, della Fondazione Credito Bergamasco, di ditte e di privati. All’inaugurazione, Massimiliano Di Fino eseguirà musiche di P. Davide da Bergamo, P. Fumagalli, G. Arrigo e altri, con alcune mirate incursioni nella coeva produzione francese. Pietro Ferrario (3 ottobre) affronterà pagine di A. Diana, G. Morandi, V. Petrali, oltre a proporsi come compositore, con l’esecuzione del suo Trittico Ottocentesco. Concluderà Marco Limone, il 10 ottobre, alle prese con opere di F. Capocci, M. E. Bossi, A. Sacchetti e con una prima assoluta di Teresa Procaccini.