Il nobile spettacolo al Senato della Repubblica

UN CERTO BARANI PIÙ IMPORTANTE DELLA COSTITUZIONE

Di che cosa si discute in questi giorni al Senato? Dei gestacci che alcuni parlamentari hanno fatto verso alcune colleghe e della cagnarra che ne è derivata. Di fatto si è dimenticato che si sta parlando e votando di cose altissime: la Costituzione, nientemeno, e la sua riforma. Non solo si è dimenticato un argomento di questa portata, ma si sono conosciuti nomi che nessuno o quasi conosceva. Non so quanti sapevano che esisteva in Senato un certo Barani, Lucio Barani. Lo si è saputo non perché ha detto cose geniali sulla Costituzione, sul carattere elettivo o meno dei senatori e così via. No, si è saputo che esisteva un certo Senatore Barani perché, direbbero a Roma, è un burino e da burino si è comportato. E questo lo ha reso famoso e di lui si parla e di altri colleghi, burini come lui. Si è parlato molto anche dei Cinque Stelle che, offesi per il gestaccio di Barani, invece di rispondere con un solenne “non ti curar di loro, ma guarda e passa”, si sono messi pure loro a fare i burini, tanto che anche uno di loro si è preso una giornata di sospensione. Barani che ha il diritto di progenitura su questa bella e nobile partita, di giornate di squalifica se ne è beccate cinque.

I GESTACCI E I GRANDI PRINCIPI

Dunque, in Italia, in questi giorni, le sconcezze mentali e gestuali dei senatori sono molto più importanti della Costituzione. Immagino che, subito, qualcuno mi potrebbe rintuzzare dicendo che non è vero, che per tanta gente la Costituzione è infinitamente più importante di tutto il resto. Figurarsi Barani. Ma si può riproporre una semplice, banale considerazione. Non contano, in questo caso come in tanti altri, i nobili e alti principi, ma quello che si dice e si fa. Non si fa in base ai principi, infatti, ma molti principi nascono da quello che si fa.

BARANI NON È L’UNICO

Con una considerazione, un dubbio. Barani è quello che è: lo abbiamo visto. Ma l’opinione pubblica, il grande pubblico, che si è indignato di quello che Barani ha fatto è proprio tutto così alto, nobile, appassionato delle grandi battaglie come la grande indignazione lascerebbe supporre? Apro la televisione e mi sento l’ennesimo sproloquio di Salvini, l’ennesima sbraitata di Grillo. “Bella Italia, amate sponde!…”, cantava Vincenzo Monti, un po’ di anni fa.