Il vescovo Francesco al consiglio pastorale diocesano: «Non facciamo della nostra vita cristiana il museo dei ricordi»

Il nuovo anno pastorale è iniziato da poco ma sono già tanti i grandi temi sul tavolo: la Misericordia, a cui è dedicato il Giubileo, la Carità, al centro della lettera pastorale del vescovo Francesco, il nuovo Umanesimo al centro del prossimo convegno di Firenze. Un programma ricco e impegnativo che si è rispecchiato nei giorni scorsi anche nella prima seduta di insediamento dell’XI Consiglio pastorale diocesano.
Ne fanno parte sessantadue membri: accanto ai 28 rappresentanti vicariali ci sono numerosi rappresentanti di associazioni, movimenti e gruppi laicali della nostra diocesi, alcuni operatori pastorali, parroci, vicari, religiosi, religiose, persone impegnate nelle comunità parrocchiali, i direttori degli uffici di curia. «Tutti – ha sottolineato il vescovo Francesco Beschi introducendo i lavori – sono chiamati a essere profeti e se c’è una nota che mi auguro possa connotare questo consiglio pastorale è quella della profezia, la capacità di mostrarci un Vangelo che va oltre ogni obiettivo, traguardo, compromesso, accontentamento».
Il consiglio pastorale diocesano diventa, con la sua variegata composizione, come ha sottolineato il vescovo «una rappresentazione della comunità cristiana nell’interezza delle sue vocazioni, dei suoi carismi e ministeri».
Il compito principale di questo consiglio è «studiare, valutare e proporre conclusioni operative sull’azione pastorale della diocesi». Il vescovo ha ricordato le parole di Giovanni Paolo II: «Si tratta in realtà della principale forma di collaborazione, dialogo e discernimento a livello diocesano». Il suo campo di approfondimento e condivisione si estende dalla cura pastorale della diocesi alle iniziative missionarie, catechetiche, apostoliche, a sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi della chiesa, a suggerire mezzi di azione diocesana. Molto importante, come ha sottolineato il vescovo, è il metodo: il «discernimento comunitario», che è una caratteristica propria della comunità cristiana. Si parte dalla fede, e le diverse competenze ed esperienze di cui ognuno si fa portatore confluiscono in questa esperienza, partono da questa prospettiva. Ecco perché anche nelle sedute del consiglio pastorale diocesano un elemento fondamentale è la preghiera e l’ascolto della Parola di Dio, «inseparabile – ha aggiunto il vescovo Francesco – dall’ascolto della vita». Quest’anno anche il vescovo parteciperà ai lavori di gruppo «alla pari con gli altri» ha detto, proprio per poter ascoltare e fare propria la ricchezza del dibattito. L’orizzonte in cui il consiglio pastorale diocesano è chiamato a muoversi, ha proseguito il vescovo, è quello di una Chiesa impegnata nell’annuncio del Vangelo. «Non una chiesa ripiegata, paurosa, che conserva, ma una chiesa in missione che percepisce nell’annuncio la ragione della sua esistenza». E ha indicato come modello lo stile proposto dal Papa nel discorso di apertura del Sinodo sulla famiglia: «È camminare insieme, non solo consigliarci e consigliare il vescovo, adottando il coraggio della franchezza, anche dicendoci che stiamo perdendo tempo. Con zelo pastorale, passione, saggezza, mettendo davanti agli occhi il bene della Chiesa». Sono tre le caratteristiche che fanno spazio all’azione dello Spirito Santo: «Il coraggio, l’umiltà e l’attenzione orante. Non facciamo della nostra vita cristiana il museo dei ricordi». E poi, i temi sul tavolo, in un anno, come abbiamo detto, densissimo di avvenimenti: prima di tutto la lettera pastorale e l’accoglienza dei migranti che, ha ricordato il vescovo «non è solo una questione di emergenza, è uno dei segni dei tempi che deve essere letto da cristiani». I consiglieri sono stati invitati ad essere testimoni «dell’utilità, della pertinenza e della bellezza di questo modo di lavorare nella Chiesa». Il loro primo compito è quello di mantenere un legame con il territorio e lavorare in sinergia con gli altri organismi della Chiesa. Sempre nell’ottica del «camminare insieme». Molti gli spunti emersi durante il dibattito, e tra essi alcune urgenze molto sentite, come quella di riservare attenzione all’iniziazione cristiana, alla catechesi, all’annuncio, e di ripensare all’organizzazione dei vicariati e delle unità pastorali. Il prossimo incontro del consiglio pastorale è in agenda per l’11 dicembre. Verbale della seduta e documenti annessi si possono trovare sul sito della diocesi: www.diocesibg.it.