Moshe Bejski, Simone Weil, Bruno Hussar, Vaclav Havel: Molte Fedi ricorda i Giusti della storia

A Gerusalemme, al Mausoleo dell’Olocausto che ricorda le vittime dello sterminio nazista, c’è un luogo chiamato Giardino dei Giusti, dove ogni albero piantato ricorda un uomo che durante la Shoah ha salvato almeno un ebreo dalla persecuzione nazista. A idearlo è stato Moshe Bejski, che ha saputo trasformare il suo destino personale in un esempio universale. Perseguitato dai nazisti durante l’invasione della Polonia, è scampato alla deportazione grazie all’intervento di Oskar Schindler. Dopo il conflitto mondiale Moshe Bejski ha pagato il debito di gratitudine verso il suo salvatore conducendo una campagna controcorrente affinché Schindler venisse onorato in Israele, al pari di molti altri “gentili” che salvarono la vita ad ebrei nel corso del secondo conflitto mondiale ed è riuscito a far riconoscere il valore straordinario della “memoria del bene”, a mostrare le infinite possibilità di rigenerazione morale anche nei momenti più estremi, e soprattutto a restituire alle vittime la speranza e la forza di ricominciare.

Comincia con la storia di Moshe Bejski la nuova sezione di Molte fedi sotto lo stesso cielo «I Giusti della Storia – Voci e volti del Novecento». Sarà il saggista e storico Gabriele Nissim ad inaugurare il ciclo di sei incontri all’interno della più ampia rassegna delle Acli provinciali di Bergamo. Fondatore e presidente di Gariwo, Nissim ha vinto il premio «Ilaria Alpi» per il suo documentario «Il giudice dei Giusti» e ha promosso a Milano la costruzione del «Giardino dei Giusti di tutto il mondo».

Tutti gli incontri della sezione narreranno di persone che, in diversi contesti e momenti storici del secolo scorso, si sono rese protagoniste della Storia, schierandosi dalla parte dei più deboli e difendendo, talvolta a caro prezzo, gli ideali in cui credevano. Tutti gli appuntamenti si terranno all’Auditorium della Sala Gamma di Torre Boldone (via Santa Margherita 2), a partire dalle 20,30 e sono ad ingresso gratuito previo ritiro del biglietto sul sito www.moltefedi.itEcco il programma: lunedì 26 ottobre: «Dialogo con Simone Weil. Lo sguardo e la cura» con Ivo Lizzola, docente universitario; lunedì 9 novembre, «Padre Bruno Hussar, fondatore di Nevè Shalom-Wahat al Salam» con il giornalista Giorgio Bernardelli; lunedì 16 novembre, «Vaclav Havel, il potere senza potere» con l’inviato Rai, Andrea Riscassi; lunedì 23 novembre, «Martin Luther King e il sogno della non violenza» con il giornalista e docente universitario Paolo Naso; lunedì 30 novembre, «Nelson Mandela. Liberare gli oppressi e gli oppressori» con la docente universitaria Claudia Mazzucato; per gli studenti delle scuole, invece, è prevista una data speciale per giovedì 22 ottobre con la visita guidata al Giardino dei Giusti di Milano.

DALLA FINE, L’INIZIO. MARCO GUZZI OSPITE A BOCCALEONE

Continuano anche gli appuntamenti della sezione “Semi per un nuovo inizio” con personalità di spicco della cultura, politica e della Chiesa italiana  che si confrontano sul tema dell’anno di Molte fedi, ovvero “nascere di nuovo”. Martedì 20 ottobre, ore 20.45, all’auditorium di Boccaleone (via S. Bartolomea Capitanio, in città), il quinto appuntamento vede protagonista il poeta e filosofo Marco Guzzi. “Dalla fine, l’inizio” è il titolo della serata ad ingresso gratuito, previo prenotazione sul sito www.moltefedi.it.

Guzzi insegna presso l’Istituto di Teologia della Vita Consacrata dell’Università Lateranense ed professore invitato presso la facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana. Nel 2009 Benedetto XVI lo ha nominato Membro della Pontificia Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon.