Amleto in Palestina, Miller e un pizzico di Dalì: al Donizetti una stagione tra sogno e realtà, che punta al cuore del teatro

Prende il via la vendita di nuovi abbonamenti per la Stagione di Prosa 2015-2016. Per questa occasione vi riproponiamo la presentazione della stagione, insieme a qualche indicazione tecnica: per i turni di martedì, mercoledì e giovedì sarà possibile sottoscrivere un nuovo abbonamento  a partire da martedì 27 ottobre. Per i turni di venerdì, sabato e domenica sarà possibile sottoscrivere un nuovo abbonamento a partire da martedì 3 novembre. La biglietteria è aperta da martedì a sabato dalle 13 alle 20, tel. 035.4160 601/602/603, e-mail biglietteria teatro@comune.bg.it. Per ulteriori informazioni e acquisti online sul circuito Vivaticket consultare il sito www.teatrodonizetti.it .

 

Ci sono i classici come «Morte di un commesso viaggiatore» di Arthur Miller e «Natale a casa Cupiello» di Edoardo de Filippo. Ci sono spettacoli nuovi che si annunciano di grande suggestione, come quello di apertura, «La verità» di Daniele Finzi Pasca e quelli che si annunciano frizzanti come Calendar Girls, primo adattamento italiano dell’omonimo film di Tim Firth con la regia di Cristina Pezzoli, con una squadra di attrici d’eccezione, da Angela Finocchiaro e Laura Curino.
Teatro in tutte le declinazioni, che apre orizzonti e regala prospettive diverse, con un’offerta ricca, varia e di qualità nella stagione di Prosa 2015-2016 del Teatro Donizetti. «È un programma per tutti – sottolinea il direttore artistico Maria Grazia Panigada – , che unisce teatro di ricerca e di tradizione in un percorso fruibile a un pubblico più ampio possibile».

La stagione si sviluppa in nove titoli, che andranno in scena da metà dicembre alla fine di aprile: «Prima di scegliere – sottolinea Maria Grazia Panigada – ho cercato di vedere molti spettacoli e di scegliere i più belli, quelli più adatti al nostro teatro. È un metodo di lavoro che mi sembra rispettoso sia verso il pubblico sia verso gli artisti». Grande l’attenzione che il direttore artistico ha riservato alle novità «in prima visione» della prossima stagione, selezionate con cura.

Si parte forte proprio con «La verità» di Daniele Finzi Pasca, in scena dal 15 al 20 dicembre 2015. A caratterizzare in modo decisivo questo spettacolo è un fondale monumentale (nove metri per quindici) dipinto negli anni Quaranta da Salvador Dalì per il balletto «Tristan Fou» e poi dimenticato, e in seguito ritrovato in una cassa e messo a disposizione dalla Fondazione Dalì Figueras. Partendo da qui l’autore-attore-regista-clown svizzero ha costruito uno spettacolo che abbina acrobazia, teatro, musica, danza: l’atmosfera sul palco diventerà in molti modi surreale e onirica. «Siamo il primo teatro – sottolinea Maria Grazia Panigada – dopo il Piccolo di Milano a ospitare questo titolo dopo il debutto e prima dell’inizio di una tournée che ora è alle Folies Bergére di Parigi, che dopo partirà per l’Australia, ed è l’unica data italiana della stagione 2015-2016. L’ho visto in scena l’anno scorso, Finzi Pasca ha fatto un lavoro di grande poesia, che a tratti lascia con il fiato sospeso. Non è stato facile riuscire a portarlo a Bergamo. Intorno a questo spettacolo c’è molto lavoro, e ne nasceranno numerosi eventi collaterali, a partire dalla cerimonia di svolgimento del telo, aperta al pubblico. E poi ci saranno degli incontri di introduzione all’opera sia prima sia durante le repliche. È uno spettacolo molto interessante anche per l’uso del corpo e l’aspetto acrobatico».

Anche lo spettacolo di chiusura sarà «forte»: è Amleto a Gerusalemme / Palestinian kids want to see the sea, di Gabriele Vacis e Marco Paolini (18-24 aprile 2016), uno dei progetti più importanti del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale del prossimo anno. Vacis e Paolini, uniti da profonda amicizia e collaborazione artistica, e che a Bergamo hanno portato in passato intensi lavori di narrazione, questa volta si mettono a servizio di dieci giovani attori palestinesi. Una bella sfida, nata nel 2008 con l’idea di una scuola di recitazione speciale, alla quale partecipano ragazzi che, sottolinea Panigada «ogni volta che si ritrovano per le prove rischiano la vita, passando attraverso i check point a volte vengono fermati e picchiati», ma il loro amore per il teatro è più forte. Una passione così sul palco diventa inevitabilmente contagiosa. «Solo pochissimi teatri italiani lo presenteranno – sottolinea il direttore artistico. Hanno scelto di fermarsi da noi perché garantiamo un lavoro e un’accoglienza attenta per lo spettacolo. Nell’Amleto di Shakespeare si trovano tanti temi, tanti aspetti della vita che sono molto più complicati per chi vive in Palestina: i riti di passaggio, il rapporto uomo/donna, il conflitto con la famiglia, le generazioni a confronto, la rabbia, la pazzia, l’amore… Il testo migliore per realizzare un percorso teatrale non facile ma molto affascinante».

Quest’anno tornano gli incontri con gli attori e con i registi della stagione di prosa: «Così – osserva Maria Grazia Panigada – diamo spazio al progetto di riaprire il teatro come spazio vitale di riflessione e di condivisione. Faremo anche molti lavori con le scuole, e almeno in un caso saranno proprio gli studenti a guidare un incontro. È importante conoscere anche ciò che accade dietro le quinte degli spettacoli».

Sono Marco Baliani, Stefano Accorsi e Marco Balsamo a firmare il progetto del «Decamerone vizi, virtù, passioni», tratto dalla raccolta di novelle di Boccaccio (1-6 marzo 2016), «uno spettacolo che alterna diversi registri, dal comico al drammatico – aggiunge il direttore artistico – con una bella squadra di attori in cui c’è anche Silvia Briozzo».

Tra i graditi ritorni al Teatro Donizetti c’è anche quello di Marco Martinelli, che presenta «Vita agli arresti» (12-17 gennaio 2016), raccontando la vita del Premio Nobel Aung San Suu Kyi, una donna che lotta contro violenze e soprusi:«Si misura con una vicenda contemporanea e molto forte» osserva Maria Grazia Panigada. A interpretare la parte della protagonista è Ermanna Montanari. Anche qui a fianco dello spettacolo sono previsti approfondimenti in collaborazione con la Cattedra dell’Unesco Diritti dell’uomo ed etica della cooperazione internazionale dell’Università degli Studi di Bergamo e con la cooperativa Ruah.
In coincidenza con la Giornata della Memoria (dal 26 al 31 gennaio 2016) sarà proposto uno spettacolo particolare «Il visitatore» di Éric-Emmanuel Schmitt, il celebre scrittore e drammaturgo inglese (Odette Toulemonde, Oscar e la dama in rosa) con traduzione, adattamento e regia di Valerio Binasco e protagonisti Alessandro Haber e il bergamasco Alessio Boni (Goldenart Production). Racconta l’incontro surreale, nella Vienna del 1938, tra Freud e un misterioso visitatore che dice di essere Dio (o forse lo è) e pone una serie incalzante di domande, pensieri, concetti, che sollevano dubbi, per un corpo a corpo verbale, un duello di opinioni, sulla storia e il senso della vita che non perde mai il tono coinvolgente e l’humour di commedia brillante, intelligentemente leggera, a tratti commovente ed esilarante. «Questo spettacolo non parla direttamente della Shoah – sottolinea Maria Grazia Panigada – ma del silenzio di Dio di fronte alla Shoah, e per questo ci è sembrato molto appropriato».

In «Natale a casa Cupiello» Fausto Russo Alesi, attore e regista, (produzione del Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, in scena 8-13 marzo 2016) «è un pezzo da novanta, e da solo in scena fa veramente di tutto». Per ricordare il decennale dalla morte di Arthur Miller, infine, ci saranno due titoli: «Il prezzo», di Arthur Miller (22-28 febbraio 2016), con Umberto Orsini e Massimo Popolizio, nuova produzione della Compagnia Orsini, e il più celebre «Morte di un commesso viaggiatore», ma nella rilettura di Elio de Capitani, regista e protagonista, che ha conquistato con questa sua interpretazione di Willy Loman – figura tragica di uomo comune nel quale potrebbe riconoscersi chiunque – il premio Hystrio, il premio Flaiano e il premio dell’Associazione Nazionale dei Critici.
«Teniamo molto – conclude Maria Grazia Panigada – ad appassionare anche il pubblico dei più giovani. Ci sono molte potenzialità dentro questi spettacoli e spero che possano essere valorizzate al meglio».

BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI

Informazioni sugli spettacoli: tel. 035.4160678 dal lunedì al venerdì ore 9-12 / 15-17.
L’orario di inizio degli spettacoli rimane invariato: da martedì a sabato ore 20.30; domenica ore 15.30.
Informazioni di biglietteria: tel. 035.4160601/602/603; da martedì a sabato, ore 13-20; domenica ore 14-15:30 (solo nelle domeniche di spettacolo).
Acquisti online su vivaticket.it

Gli abbonamenti alla Stagione si possono rinnovare (con il pagamento tramite modulo bancario) entro il 14 settembre 2015.
Il rinnovo presso la biglietteria del Teatro Donizetti (piazza Cavour 15 – Bergamo) sarà possibile dal 29 settembre al 22 ottobre 2015 secondo il calendario dei turni disponibile sul sito.
I nuovi abbonamenti saranno in vendita dal 27 ottobre 2015 (turni martedì-giovedì) e dal 3 novembre 2015(turni venerdì-domenica).
Il costo degli abbonamenti alla Stagione di Prosa (esclusi i Carnet) va da un minimo di 62 euro a un massimo di 180 euro secondo varie formule e riduzioni fra cui: senior (+65 anni), giovani (fino a 27 anni), titolari di Family card, gruppi di almeno 10 persone.
I carnet e i singoli biglietti della Stagione di Prosa saranno in vendita dal 10 novembre 2015.
I biglietti hanno un costo da 10 a 28 euro.

La Stagione di Prosa 2015 si realizza grazie al contributo del Comune di Bergamo, della Camera di Commercio di Bergamo e della Fondazione Credito Bergamasco.