Happy Tonj: aperitivo solidale organizzato da On Off Onlus e m.a.r.c. group

Mancano pochi giorni, ormai, alla dibattuta festa che accoglie il mese di novembre e i più appassionati si sfidano nella decorazione di case, torte e volti con i colori della tradizione. Domenica 25 ottobre anche le aule Santa Chiara e Perfetta Letizia dell’oratorio di Boltiere si sono tinte di arancione e nero: arancione delle magliette dei volontari di On Off Onlus e nero degli occhi irresistibili dei bambini sud-sudanesi. Uno spazio ristretto quello delle due aule, generalmente adibite per le feste, inversamente proporzionale al numero di partecipanti, ma proprio in questo modo si è creato un ambiente familiare e accogliente: non un annoiato aperitivo di raccolta fondi a cui la gente partecipa per abbuffarsi e riappacificarsi con la propria coscienza, dopo aver devoluto qualche monetina troppo rumorosa per le tasche dei pantaloni, quanto, piuttosto, il racconto appassionato di chi torna da un viaggio ad un amico di vecchia data e nel quale parole, immagini ed emozioni si incontrano e scontrano repentinamente.

Questo il risultato di Happy Tonj, un aperitivo solidale organizzato da On Off Onlus, un’associazione di promozione sociale, impegnata a “sviluppare attività di beneficienza […] nei confronti di tutte quelle persone che per condizioni economiche, calamità naturale o disagio sociale, necessitano di un intervento di aiuto e sostegno in ambito educativo, sociale, sanitario e nutrizionale…” (come si legge all’art. 4 del loro statuto): uno spazio dedicato alla testimonianza di Sara (sorella di don Luca, curato di Boltiere) Damiano e Edoardo e chi come loro, per uno o più mesi, è stato in Sud – Sudan, a Tonj, dove lo scorso febbraio è stato inaugurato un ospedale, per ampliare il progetto del dispensario, attivo dal 2007, voluto da Padre John Lee.

I volontari di On Off a partire dal pomeriggio si sono dati da fare per ricreare in un piccolo spazio l’immensità africana: tavoli coperti di batik sgargianti, luce soffusa sprigionata dietro foglie di banano, cous-cous e karkadè e l’allestimento di una mostra fotografica che racconta la vita sud-sudanese, quella di uno stato nato nel 2011 e di cui, degli otto milioni di abitanti, circa il 90% vive sotto la soglia di povertà. Oltre a loro, si sono impegnati per la riuscita dell’evento (ottima, mi permetto di aggiungere) anche i ragazzi del M.A.R.C. Group, associazione giovanile di promozione sociale di Boltiere, con l’obiettivo di organizzare raccogliere fondi attraverso musica, arte, ricerca e culturale, da devolvere per la ricerca contro il malattia, in ricordo di Marco, scomparso nel 2006, a causa di questo male. Qualche ora in buona compagnia di storie di vita e di vite raccontate, immortalate, assaggiate, un momento per interrogare e interrogarsi, per farsi scaldare il cuore e inumidire gli occhi, uno spazio e un tempo in cui degli sconosciuti si incontrano per condividere una grande passione: la vita.