La cena della vigilia di Santa Lucia in Alta Valle Brembana: a tavola büsèca e leadèl

La vigilia di Santa Lucia è un giorno speciale per tutti i bambini della nostra provincia. A Lenna, in alta Valle Brembana, tutto il paese è in festa: vicino alla piazza centrale, in via Carlo Oberti, la strada che porta verso Foppolo, si trova la chiesa dedicata alla santa siracusana. Grazie alla collaborazione tra  Comune, parrocchia, associazione culturale “La Frègera”, il nuovo gruppo di giovani “Lenna&20”, la banda “San Martino” e numerosi volontari, il paese si anima di iniziative: concorsi di disegni e laboratori teatrali per bambini, musica in piazza e fuochi d’artificio, per dirne alcune. Quello che mi ha sempre colpito di questa festa, oltre alla magia che porta con sé, sono i sapori che la caratterizzano. A casa mia, come in tante case e ristoranti lennesi, la vigilia di Santa Lucia equivale al pentolone di trippa, che qui chiamiamo “büsèca”, che bolle sul fuoco dal primo pomeriggio. Nella mia famiglia la büsèca era cucinata da mia nonna Adele, che tempi addietro, con mio nonno Battista, aveva la macelleria a due passi dalla chiesa di Santa Lucia. Da anni, però, il profumo della trippa invade le stanze della mia casa e qualcuno dei miei familiari sostiene che riscaldata il giorno dopo sia ancora più buona.

Ammetto che per questioni estetici, cioè per come si presenta, la büsèca non l’abbia mai assaggiata: né la vigilia nè riscaldata il giorno della festa. Sono però un’esperta assaggiatrice dei tre dolci tipici della tradizione di Lenna: Bufetì, Torciù e Leadèl. Li ho sempre trovati al banchetto delle gentilissime volontarie del paese che li cucinano, supportate da un panificio della zona, per sostenere le spese della festa e la manutenzione della chiesetta. Dei primi due pare che la ricetta sia segreta, ma basta vederli per stimolare l’acquolina: i Bufetì sono soffici, simili a dei bomboloni, ma vengono cotti al forno e non fritti, mentre i Torciù sono delle brioches a forma di treccia e hanno un sapore simile al pandolce. Il Leadèl, invece, è una torta caratteristica non solo della tradizione lennese ma di tutta la zona prealpina. È chiamata anche Smaiasa o Scarpasa e gli ingredienti principali sono gli… avanzi, che variano in base alla stagionalità e al territorio nella quale viene cucinata.

Di seguito, infine, riporto le ricette della Büsèca e del Leadèl, ringraziando in particolare mia mamma e l’associazione culturale “La Fregèra” per la collaborazione culinaria. Il contenuto calorico di entrambe le pietanze è una “medicina” per resistere al clima freddo e umido che caratterizza la festa in paese. Se un proverbio recita, infatti, “La notte di Santa Lucia è la più lunga che si sia”, per Lenna è indispensabile sostituire l’aggettivo lunga con fredda.

 

La büsèca di Lenna

Ingredienti:

-1 kg trippa

-Acqua q.b.

-1 noce burro

-3-4 cucchiai di passata di pomodoro

-1 cucchiaio di sale grosso

-Verdure tagliate a pezzi (1 cipolla, 3 carote, 2 gambe di sedano, 1 porro, 5 patate, mezzo chilo di fagioli bianchi, 2 “mazzi” di coste, 1 verza)

 

Preparazione:

Rosolare la cipolla nell’olio e in seguito aggiungere la trippa. Una volta “scottata” (un paio di minuti), versare dell’acqua abbondante, il sale e le verdure tagliate a pezzi tranne la verza. Far bollire il tutto a fuoco lento per almeno 4 ore e al termine aggiungere la verza e la passata di pomodoro. Dopo mezz’ora, infine, spegnere il fuoco e aggiungere una noce di burro. Servire con una spolverata di pepe e grana a piacimento.

 

 

La torta Leadèl di Lenna

Ingredienti:

-350 gr di farina
-100 gr di uvetta
-120 gr di zucchero
-100 gr di burro
-80 gr di gherigli di noce
-2 pere
-2 mele
-2dl di latte
-1 uovo
-1 limone
-1 bustina di lievito
-3 cucchiai di grappa o liquore

 

Preparazione:

Ammorbidire l’uvetta in acqua tiepida e passarla in poca farina. Sbucciare le mele e pere e tagliarle a dadini. Spezzettare i gherigli.
Intiepidire il burro e mescolarlo con lo zucchero. Aggiungere l’uovo e la scorza grattugiata del limone continuando a mischiare il composto. Setacciare la farina bianca rimasta con il lievito e unire il latte intiepidito. Aggiungere infine le noci, la frutta, la grappa e l’uvetta infarinata.

Versare il tutto in una tortiera rivestita con carta da forno e cuocere in forno caldo a 170-180° per circa un’ora.