«24 ore per la pace»: un cammino da Castagneta a Città Alta e una veglia per dire no all’indifferenza

Scatta questa sera, venerdì 22 gennaio, a partire dalle 20,30 e fino alle 18 di sabato 23 gennaio, l’ottava edizione della ventiquattr’ore per la pace, dal titolo «Vinci l’indifferenza per conquistare la pace», promossa dalla diocesi di Bergamo con Caritas Diocesana Bergamasca e Oratorio del Seminarino.
Appuntamento alle 20,30 alla chiesa della Castagneta: da lì inizierà un piccolo pellegrinaggio per porre lo sguardo verso alcune nostre indifferenze e scoprire un percorso di conversione che si chiuderà in Duomo, nella cappella del Crocefisso. La veglia del venerdì sera è anche una delle tappe diocesane di preparazione per la GMG di Cracovia. Per tutta la notte inoltre sarà possibile accedere al Duomo per un momento di preghiera personale e di adorazione. La 24 ore si chiuderà con la messa celebrata dal Vescovo Francesco sabato 23 gennaio alle 18.

«La scelta del titolo – spiega don Claudio Visconti, direttore di Caritas – nasce dal desiderio di promuovere, come suggerito da Papa Francesco, una globalizzazione della solidarietà, che si contrapponga alla sempre più dilagante globalizzazione dell’indifferenza». Il monito è per tutti, perché si limiti il crescente individualismo, ma i principali destinatari sono i giovani.
«Vogliamo che sia un momento di riflessione, preghiera e attenzione per tutti, ma soprattutto per i giovani, perché siano loro a non rimanere indifferenti di fronte alla guerra, ma si indignino e diventino promotori di pace». Qualche giorno fa è stata pubblicata una riflessione di don Claudio sul tema, nella quale emerge un messaggio forte, rivolto a quanti possono e devono diventare operatori di pace. Si legge «Esiste ancora oggi, nel nostro mondo globalizzato, lo sdegno per la guerra? Di fronte ai tanti conflitti in corso, alla “terza guerra mondiale a pezzi”, come l’ha definita Papa Francesco, la reazione generale fino ad oggi è stata un misto di sfuggente attenzione e grande disorientamento».
«Ho usato queste parole e ho voluto commentare l’espressione usata dal Papa – aggiunge Don Claudio – perché mi scandalizza e mi indigna l’idea di guerra che viene diffusa dai media, una guerra lontana, una guerra che fa scalpore soltanto quando vengono trasmesse le immagini strazianti di un bambino morto sulla spiaggia, tralasciando, come se fossero meno importanti, tutte le altre vite umane distrutte. Mi indigna l’idea di una guerra lontana e nei confronti della quale pare che l’Italia rimanga indifferente, fingendo che sia un male minore perché non riguarda la nostra terra, ma questa guerra a pezzi, questa terza guerra mondiale è, in realtà, quella che si combatte ogni giorno, in ogni attacco terroristico, in ogni manifestazione di paura e individualismo». Due domande anche ad Aldo Lazzari, responsabile dell’Ufficio Pace e del Servizio Civile in merito alla scelta del titolo e all’obiettivo della 24 ore. «Il titolo è stato preso dal messaggio di Papa Francesco per la 49ª giornata mondiale per la pace dello scorso 8 dicembre. La commissione, costituita dalla Diocesi di Bergamo, da Caritas Bergamasca, dall’Ufficio per la Pastorale Sociale del Lavoro, dall’Ufficio per la Pastorale dell’Età Evolutiva, dall’Ufficio per il Dialogo Interreligioso, insieme all’oratorio del Seminarino, alla compagnia teatrale Teatro Si, alla commissione giovanile del vicariato Scanzo – Seriate, ha voluto intitolare così l’ottava edizione della 24 ore per la pace per i tanti spunti che si possono trovare in queste parole. Siamo nell’anno giubilare della misericordia, che è, di fatto, uno strumento per vincere l’indifferenza; la nostra diocesi sta riflettendo sul significato di essere uomini e donne capaci di carità, come suggerito dal Vescovo Francesco, e il Vangelo e l’immagine che accompagnano questa riflessione, ovvero il Buon Samaritano, invitano a contrastare l’indifferenza e farsi prossimi. Inoltre, merito anche dei ragazzi impegnati nel Servizio Civile, che hanno pensato alla concreta realizzazione della veglia, è stato scelto di iniziare questo momento di preghiera e riflessione con un cammino, discendente, come quello dell’uomo che scendeva da Gerusalemme a Gerico, come quello che tanti giovani della nostra diocesi si preparano a vivere in vista della Giornata Mondiale della Gioventù e, proprio perché di un cammino si tratta, la 24 ore per la pace sarà un appuntamento, una tappa, durante la quale sarà anche consegnato uno dei ganci preparatori alla GMG». Preghiera, silenzio, adorazione e riflessione perché, come ha pronunciato Papa Francesco nel primo Angelus dell’anno «nemica della pace non è solo la guerra, ma anche l’indifferenza».

All’interno delle “24 ore per la pace” è importante segnalare altri due momenti: nel pomeriggio del sabato all’oratorio del Seminarino, dalle 15 alle 17 con un accesso a scaglioni orari, sarà possibile per i gruppi di catechismo parrocchiali fare un’esperienza particolare ed interattiva per affrontare il tema dell’indifferenza e per fare un piccolo momento di preghiera in Duomo. Alle 17, nella cappella del Crocefisso del Duomo, c’è la possibilità di partecipare ad una riflessione sulla misericordia all’interno della settimana ecumenica della nostra chiesa bergamasca. Per qualsiasi informazione o richiesta si può fare riferimento all’ufficio pace della Caritas di Bergamo attraverso il numero di telefono 035/4598407 e l’indirizzo mail a.lazzari@caritasbergamo.it. Dal sito della diocesi www.diocesibg.it si può scaricare il libretto per la veglia.