Perché poi si tratti di interviste a soli maschi, ce lo spiega l’autore: «un’opzione di campo…vogliono dimostrare che è possibile essere autentici testimoni del Vangelo».
Dalla Confederazione benedettina all’Ordine Cistercense, passando per Carmelitani, Gesuiti, Frati Minori, Frati Predicatori, Fratelli Maristi, Fatebenefratelli, Salesiani, Orionini e Verbiti, Paolini e Legionari di Cristo, per finire con l’Unione dei superiori generali.
Una galleria cangiante e dinamica, che ha solcato i secoli imprimendo il proprio sigillo alla cultura, all’arte, alla teologia, al soccorso dei bisognosi ma, soprattutto, ha testimoniato che la persona umana è fatta per Dio e, nel suo peregrinare nel tempo e nella storia, non è sola ma affiancata da tanti e diversi fratelli. A tutti può voler bene, da tutti può trarre bene, con qualcuno può entrare in grande empatia di passo.
Una sfida che brucia le navi dietro di sé per seguire il Signore in libertà assoluta, per non trarne guadagno.
Una sfida che sa guardare agli scandali senza arretrare o lasciarsi distruggere, li sa guardare negli occhi, dare loro il nome e continuare a sfidarli nel nome della Buona Notizia.
Chi poi volesse comprendere il ruolo del clown, cioè “essere i pagliacci di Dio, coerenti nella vita e nelle scelte”, non ha che da passeggiare nella galleria e, concluso il viaggio, sostare dopo la lettura ad osservare le fotografie di ciascun membro del Circo di Dio, studiarne la fisionomia, rallegrarsi per le tensioni interiori che lo innervano, stupirsi del coraggio nel portare avanti un servizio arduo e spesso ingrato o quanto meno non compreso.
Una pagliacciata che può segnare la svolta verso cui lo Spirito ci sospinge. E che ci attende non come spettatori passivi ma come autentici e gioiosi attori.