«Caro Papa vorrei chiederti…»: Papa Francesco risponde alle domande dei bambini di tutto il mondo

“L’amore prima del mondo” di Francesco (Jorge Mario Bergoglio), (Rizzoli, pp. 80, 17 euro), curato da Padre Antonio Spadaro, contiene le risposte scritte dal Pontefice alle domande e ai disegni di 31 bambini, di varie istituzioni dei gesuiti nel mondo, di età compresa tra i sei e i tredici anni, tra i quali Ryan, Jðao, Natasha, Emil, Yfan, l’italiano Alessio di 9 anni, provenienti dai cinque continenti.
«Ballate come facevo io, mette allegria». Poi «Tua mamma sta in cielo bella, splendida, piena di luce». Ancora «Io guarirei i bambini. Non sono riuscito ancora a capire perché i bambini soffrano. Per me è un mistero. Non so dare una spiegazione. Mi interrogo su questo». Sono solo alcune delle risposte di Papa Francesco alle lettere dei più piccoli raccolte nel volume uscito nelle librerie italiane il 25 febbraio e dal 1° marzo uscirà in quelle di tutto il mondo. I piccoli hanno mandato a Bergoglio anche baci e saluti. Dalla Cina alla Russia, dall’Albania alla Nigeria, dall’Europa all’Equatore, i bambini si rivolgono a Papa Francesco interrogandolo su diversi temi profondi e attuali, ponendo al Pontefice domande sincere, semplici e spontanee, «senza filtri, senza fronzoli, senza via di fuga», come scrive nell’Introduzione del testo il curatore.
«Che cosa faceva Dio prima di creare il mondo?», «Come ha camminato sull’acqua Gesù?». «Sono difficili queste domande», ha detto sorridendo Bergoglio a Padre Antonio Spadaro, direttore di “Civiltà Cattolica”, quando il gesuita lo scorso 5 agosto ha incontrato il Santo Padre a Casa Santa Marta, dove ha consegnato le domande dei bambini al Papa per poi raccoglierne le risposte. «Con la sua finezza spirituale vedo che a volte coglie il senso di una domanda più dalle immagini che dalle parole che gli leggo».
Nel maggio scorso è stata la Loyola Press, la Casa editrice della Compagnia di Gesù negli Usa a proporre l’iniziativa al Papa il quale ha subito accettato. «Un gruppo di nostri direttori stava partecipando a un incontro e una delle idee è stata: Non sarebbe meraviglioso se il Santo Padre, Papa Francesco, scrivesse un libro per bambini? Sì, sarebbe un’idea meravigliosa, ma come si potrebbe raggiungere il Santo Padre per proporgli questa idea?” Bene, è successo. Io conosco, infatti, Padre Antonio Spadaro che dopo averne parlato con il Papa, ci ha detto: “Il Santo Padre amerebbe scrivere quel libro e vuole sapere quando potrà avere le lettere dei bambini”. Quindi noi ci siamo subito dati da fare per raccogliere le lettere dei bambini di tutto il mondo. Avevamo bisogno e volevamo bambini da tutto il mondo, sia cristiani sia non», ha dichiarato in un’intervista il padre gesuita Paul Campbell, direttore editoriale della “Loyola Press”.
Sono state così raccolte 259 lettere da 26 Paesi e da scuole temporanee che ospitano profughi siriani. I disegni e le domande di 31 bambini sono stati scelti per il libro che è stato presentato lo scorso 22 febbraio al Pontefice durante un incontro privato in Vaticano da alcuni di loro, insieme all’intera collezione di lettere. Da questo prezioso libretto, il primo in cui un Pontefice si rivolge in modo diretto ai bambini, risulta evidente ancora una volta come i bambini abbiano nei loro animi grandi domande.
«Caro Papa Francesco, sei mai stato accanto al sacerdote come chierichetto? Saluti da Alessio». «Caro Alessio, sì che sono stato chierichetto. E tu? Quel chierichetto del disegno sei tu?».