Attentati a Bruxelles, torna il terrore. Esplosioni in aeroporto e in metropolitana. La città sotto assedio

Scene drammatiche questa mattina all’aeroporto internazionale di Zaventem, Bruxelles, dove alle 8 si sono sentite due forti esplosioni nella hall delle partenze. Secondo quanto riportano i media belgi una persona avrebbe gridato qualcosa in arabo e poi ci sono stati degli spari. Ci sarebbero morti e feriti e lo scalo è stato evacuato.
Il Belgio ripiomba così nel terrore dopo che, negli ultimi tre giorni, ha assistito a una vera e propria caccia all’uomo che ha portato all’arresto di Salah Abdeslam, ricercato per gli attentati di Parigi del 13 novembre.
Immediata la reazione dei vescovi del Belgio che esprimono la loro “costernazione” per l’attacco all’aeroporto di Zaventem. “I vescovi – fa sapere il direttore dell’ufficio stampa della Conferenza episcopale belga, padre Tommy Scholtes – condividono l’angoscia di migliaia di viaggiatori e le loro famiglie, gli addetti all’aviazione e le équipe di soccorso che si ritrovano ancora una volta in prima linea. Affidano alla preghiera tutta questa nuova situazione drammatica, in particolare le vittime”. La Conferenza episcopale fa inoltre sapere che i cappellani dell’aeroporto sono tutti al servizio. Un primo bilancio dell’attentato all’aeroporto parla di almeno 13 vittime e 35 feriti.
I media belgi parlano di scene orribili: fumo, distruzione, sangue dappertutto e corpi volati in aria e ricaduti a terra violentemente. La zona partenze dello scalo internazionale era questa mattina piena di gente. Ora la circolazione ferroviaria verso Brussels Airport è stata interrotta, ha detto la Sncb su Twitter, e l’aeroporto è chiuso “fino a nuovo ordine”. I voli sono deviati in altri aeroporti. È scattata l’allerta massima nelle Fiandre. Un’ora dopo due altre bombe sono esplose in centro, alle fermate di Metro Maelbeek e Schumann, vicino alle istituzioni europee. Secondo i media belgi 10 persone hanno perso la vita, portando complessivamente il bilancio delle vittime a 23.

Shawki Ibrahim Abdel-Karim Allam, Gran Mufti d’Egitto, era stato invitato a partecipare questa mattina a un’audizione alla commissione Affari esteri del Parlamento europeo sul tema del dialogo interreligioso e interculturale. Gli attentati all’aeroporto e alla stazione metro di Maalbeek, quest’ultima a due passi da Commissione e Parlamento Ue, hanno ovviamente cambiato i programmi. All’interno delle sedi istituzionali Ue, tutte concentrate nello stesso quartiere, attorno al rond-point Schuman, c’è l’ordine di non lasciare gli uffici. Le strade, a partire da Rue de la Loi, che attraversa longitudinalmente il quartiere europeo, sono presidiate dalle forze dell’ordine. Grande spiegamento di polizia ed esercito. Continuano le operazioni di soccorso ai feriti, mentre i corpi delle vittime vengono trasportati via, da aeroporto e metro, con autoambulanze e carri funebri. La città è attualmente paralizzata: fermi i mezzi pubblici sotterranei e di superficie, chiuso l’aeroporto e sotto sorveglianza le stazioni; scuole e uffici evacuati. “Venendo in ufficio questa mattina mi ero accorta di un gran movimento di polizia a sirene spiegate ma mi sono resa conto dell’accaduto solo una volta che ho guardato i siti d’informazione con lo smartphone”, spiega una funzionaria parlamentare. “Io sono venuto in ufficio prestissimo – aggiunge un eurodeputato – e ho capito della gravità della situazione solo guardando la tv. Ora qui è tutto un caos e si respira tanta paura”.

Mentre le reazioni si rincorrono a livello internazionale, nazionale e locale, questa sera a Bergamo si svolgerà un presidio silenzioso in #PiazzaVittorioVeneto per commemorare le vittime degli attentati terroristici di #Bruxelles: alle 21 il#ComunediBergamo e la Provincia di Bergamo promuovono un momento di raccoglimento, senza bandiere o discorsi. Ogni partecipante è invitato a portare una candela. #ComunediBergamo #Bruxelles #BruxellesMaBelle#tousensemble.