Che cosa è o chi è la Chiesa e che cosa deve fare. Il senso delle molte discussioni dei giorni scorsi

“Bisogna assolvere i peccatori, anche divorziati e risposati: la misericordia è una assoluta priorità”. “No non si può assolvere perché i risposati sono in peccato”. “Io assolvevo già prima”. “Io non assolvevo prima, assolverò adesso”. Sono alcuni dei temi che sono emersi nelle discussioni dei giorni scorsi.

LA CHIESA DURA E PURA

Tra le tante cose non dette – nei dibattiti sulle grandi realtà della fede le cose dette sono sempre molte di meno delle non dette – c’è una differenza decisiva sul modo di vedere la Chiesa. Esiste una parte dei credenti che vuole una Chiesa dalla identità forte, che deve affermare se stessa di fronte al mondo e se necessario – ed è quasi sempre necessario – contro il mondo. Il mondo è quasi sempre cattivo, infatti, e la Chiesa, per distinguersi, deve essere “buona”: seguire la dottrina certa, condannare il peccato, qualsiasi peccato, celebrare una liturgia che non tradisca quella che è stata celebrata finora. Questi credenti non vedono bene il Concilio Vaticano II. Come minimo non è servito a nulla: è stato un Concilio pastorale, non ha definito nessuna dottrina, tutta la dottrina tradizionale della Chiesa resta intatta. Bisogna seguire quella e basta. Come massimo quel Concilio ha provocato disastri e questi credenti sono generosi nell’elencarli. Questa posizione è certamente minoritaria, ma battagliera.

LA CHIESA DEVE ESSERE “PER” ALTRIMENTI NON È CHIESA

L’altra posizione è quella che vede come il più grande pericolo per la Chiesa, quella di chiudersi e di difendere se stessa. Al contrario, sostengono costoro, la Chiesa è per gli uomini. O è “per” o non è. Quindi l’apertura al mondo, alla cultura, a tutto quello che gli uomini vivono in questo momento, è punto essenziale della missione della Chiesa. In questa ottica l’enfasi non è sulla difesa della dottrina, ma sul perdono e la misericordia, anzitutto, e poi sull’attenzione all’”umano” dovunque esso sia e comunque esso si presenti. La Chiesa non usa l’umano pe sé, ma mette se stessa al servizio dell’umano, perché l’uomo sia salvo, detto in termini biblici.

PAPA FRANCESCO E IL LEFEBURISMO SOTTERRANEO

Non ci vuole molta fantasia per capire in che direzione va la Chiesa di Papa Francesco. Siccome Papa Francesco insiste molto sulle aperture della Chiesa, i guerriglieri della dottrina pura e intatta affilano le loro armi. Tanto più la Chiesa si apre tanto più loro si chiudono. I seguaci di mons. Lefebure hanno portato alle estreme conseguenze queste convinzioni. Ma esiste un lefeburismo di chi è rimasto nella Chiesa. Di tanto in tanto riemerge, come una corrente carsica. È già successo ed è facile prevedere che succederà ancora.