Storie di lavoro al tempo della crisi: da Erri De Luca a Davide Rondoni, reading di testi inediti per il Primo maggio

Nel giorno della Festa del Lavoro, una proposta originale per riflettere arriva dall’associazione Come un Fior di Loto: domenica 1° maggio, infatti, all’Auditorium Comunale di Lallio (ore 20.45, via Locatelli 9) si terrà la seconda edizione di “Scritture. Storie di lavoro al tempo della crisi”, reading-concerto in cui musica e parole si intrecceranno con una finalità benefica: il ricavato – ingresso gratuito con offerta libera – finanzierà una borsa di studio-lavoro per un allievo della scuola di formazione professionale del Patronato San Vincenzo.

Durante la serata, infatti, saranno letti, attraverso la voce dell’attrice Federica Cavalli, testi inediti di nove tra i più importanti autori italiani contemporanei: Erri De Luca, Dacia Maraini, Laura Pariani (finalista dell’ultimo Premio Bergamo), Diego De Silva, Tiziano Scarpa, Gianni Biondillo, Giuseppe Conte, Vivian Lamarque e Davide Rondoni (questi ultimi propongono una poesia). Ognuno di loro, spiega l’ideatore dell’iniziativa Alessandro Bottelli, «offre un diverso punto di vista sull’argomento». Il giallista Biondillo, per esempio, è quello con un testo più “politico”, in cui si mettono a confronto le manifestazioni di qualche decennio fa e il relativo disinteresse di oggi: non a caso il suo racconto si intitola, con una provocazione, “Zero maggio”. Ma c’è spazio per varie categorie di lavoratori (e non): gli emigranti di De Luca, i contadini-lavoratori della Pariani, le ragazze precarie della Maraini, gli scrittori di Conte, i volontari di De Silva e l’uomo delle pulizie tratteggiato da Rondoni.

A fare da “tappeto sonoro”, in un dialogo ideale con la lettura, saranno tre musicisti jazz: Guido Bombardieri (sax e clarinetto), Marco Gamba (contrabbasso) e Michele Gentilini (chitarra), insegnanti dell’Associazione Libera Musica, che collabora al progetto fin dalla prima edizione.

L’obiettivo, secondo Bottelli, è «allargare la prospettiva», facendo capire che, anche su questi temi così attuali «la voce degli scrittori, e della cultura in generale, si deve far sentire e avere rilevanza».