Le Mura di Bergamo verso l’Unesco: i bambini le raccontano in un video dello studio Bozzetto. Eccolo

Prima di Natale vi avevamo già raccontato il primo step del progetto “Le Mura di Bergamo verso l’Unesco. Unesco raccontato ai bambini. I bambini raccontano le Mura” per sostenerne la candidatura come Patrimonio dell’Umanità. Ieri, nella ex Chiesa di Sant’Agostino ora diventata aula magna dell’Università, dopo il primo sì della commissione nazionale, è stato fatto un altro passo avanti, con la presentazione di un video animato, realizzato dallo Studio Bozzetto in collaborazione con l’Università e tanti altri enti (Regione Lombardia, Comune di Bergamo, Parco Regionale dei Colli, Orto botanico, Associazione Terre di San Marco, Cooperativa sociale L’impronta) , che racconta la loro storia a misura (e con le idee) dei bambini. I veri protagonisti del progetto – e di un lavoro svolto in quattro mesi – infatti, sono stati gli scolari delle seconde, terze e quarte della scuola primaria “Ghisleni” di Bergamo, che hanno messo curiosità e attenzione per scoprire «il valore storico, artistico e culturale delle Mura» come ha detto, salutandoli, il rettore Remo Morzenti Pellegrini.
Ogni bel viaggio, però, ha bisogno di una guida: il protagonista e mascotte del video, della durata di 7 minuti, è un leoncino alato – proprio il simbolo della Repubblica di Venezia, ma reso più simpatico con il suo naso rosa e la coda svolazzante – che accompagna gli spettatori attraverso Città Alta (ripresa dal vero, «perché è troppo bella per disegnarla» come hanno dichiarato Pietro Pinetti e Andrea Bozzetto, autori del cartone). E poi a parlare sono proprio le Mura, gli alberi che le circondano e le porte che le chiudevano, trasformati in esseri viventi con occhi, bocca e voce che raccontano i loro 400 anni di incredibile vita.
L’augurio, ha dichiarato la professoressa Anna Maria Testaverde alla chiusura dei lavori, è che i bambini adottino il leoncino come «amico immaginario» e che le Mura possono aprirsi sempre di più al dialogo transazionale (alla candidatura Unesco partecipano anche Croazia e Montenegro) per continuare la loro strada verso il riconoscimento Unesco.