Verso la Gmg. Un tocco d’arte made in Bergamo sulle magliette firmate da Andrea Mastrovito

C’è un tocco d’arte quest’anno sulle magliette della Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia, e per di più “Made in Bergamo”. A firmarle, infatti è Andrea Mastrovito, artista bergamasco che vive e lavora a New York: “Le ho fatte io, tutte e 120 mila” scherza lui nel video che vi postiamo qui sotto, pubblicato sul canale YouTube del servizio nazionale di Pastorale Giovanile. L’artista ha realizzato sette disegni, ognuno dei quali rappresenta una delle sette opere di misericordia corporale. Opere d’arte, e insieme un gioco.

«C’è un primo sforzo di astrazione e di lettura dell’immagine da compiere – spiega la descrizione delle magliette di Mastrovito, parte importante del kit del pellegrino che sarà consegnato ad ogni giovane -: ogni “opera”, infatti, produce un’ombra che corrisponde a una o più lettere che alla fine potranno servire a comporre la parola “misericordia”. Per questa ragione, le opere sono abbastanza dirette e descrittive, di immediata interpretazione. Ma incrociano il tema della Parola e delle parole, fondamento di ogni relazione e – dunque – di ogni possibilità di gesti di misericordia. Ogni maglietta, infatti, diventa un elemento da “mettere” accanto agli altri, proprio come la propria vita. Allora, e solo allora, si possono comporre parole di senso e soprattutto la parola Misericordia che (tra l’altro) non sarà l’unica parola possibile».
Un gioco, dunque. A ogni gruppo di pellegrini verranno consegnati sette tipi di maglie. Ognuno dei ragazzi riceverà una maglia di un certo tipo: dovrà cercare amici, per poter comporre una parola. «Si possono comporre tantissime parole – sorride Mastrovito – io sono riuscito a trovare perfino “orca miseria”. Fidatevi, si può». Accanto alla maglietta nel kit del pellegrino si trova anche la Croce di San Damiano, che è stata prodotta proprio in occasione del Giubileo dei Giovani. Riporta il volto del Crocifisso di San Damiano, uno dei doni che l’Italia offrirà alla Diocesi di Cracovia e a tutta la Chiesa Polacca.
Ma ci saranno anche alcuni gadget utili per affrontare al meglio le giornate della Gmg: un cappellino, una lampada per la veglia del sabato sera, una radio per la traduzione simultanea delle celebrazioni, un telo blu, una bandiera, un diario con le indicazioni e i testi essenziali da seguire giorno per giorno e un piccolo ma prezioso testo, il Cristo dei papaveri di Christian Bobin. Fatto da centodieci capitoli, ognuno di poche righe, che lasciano uno spazio bianco per ogni pagina. Spazio libero per la meditazione personale sulla figura di Gesù. Ci sarà, ancora, un gancio di cartone, come quello che si usa negli hotel, il terzo della serie: sono stati usati lungo l’anno per «agganciare» i giovani, coinvolgerli. Il primo era un invito a pensare di venire a Cracovia; il secondo una cartolina/preghiera per la Domenica delle Palme.
«Il terzo gancio – si legge nella descrizione del kit – sarà distribuito a tutti e avrà dei tagli predisposti che permetteranno di strappare dei piccoli pezzi dal gancio e di trasformarli in un “biglietto da visita” su cui scrivere i propri recapiti (numero di telefono, indirizzo mail, social…). Non sono infiniti, come gli incroci con le persone durante la GMG, ma anche questo è un segnale: si possono incontrare tantissime persone, ma solo con qualcuno si decide di mantenere un legame nel tempo…». Tutti i materiali, infine, saranno contenuti in una valigetta di plastica trasparente. Qui sotto le magliette.
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