Papa Francesco alla Porziuncola di Assisi come un pellegrino per l’VIII centenario del Perdono

Papa Francesco visiterà la Porziuncola nel pomeriggio del 4 agosto prossimo. L’occasione è offerta dall’VIII Centenario del Perdono di Assisi, che cade nell’Anno Santo straordinario della Misericordia mostrando ancora una volta come le vicende della memoria del Santo di Assisi s’intersecano con la storia universale della Chiesa. «Francesco aveva la convinzione che la Porziuncola fosse un pezzo di Paradiso sulla terra. Tanto è vero che Francesco quando stava per morire, il 3 ottobre del 1226, raccomandò ai frati di non abbandonare mai questo luogo perché la Porziuncola appartiene a Dio e alla Vergine Maria. “Quello che qui chiederete con fede, lo otterrete” disse il Poverello d’Assisi il quale in questo luogo compì le sue esperienze più belle», chiarisce Padre Rosario Gugliotta, da circa due anni custode della Porziuncola, ospitata all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli ai piedi di Assisi.

In cosa consisterà la visita del pellegrino Bergoglio e qual è il significato dell’evento?
«La visita del Santo Padre sarà strettamente privata, Francesco arriverà alla Porziuncola, nella veste di pellegrino per chiedere per sé l’indulgenza del perdono. E’ bello che il Papa si faccia pellegrino insieme agli altri pellegrini per usufruire di questa grande Grazia che San Francesco ha chiesto per tutti noi. In qualche modo, indirettamente, per la nostra comunità questo gesto è anche una sorta di ulteriore conferma per questa indulgenza».

Come vi state preparando?
«Per la Chiesa locale, per la comunità francescana e per i fedeli che in quel giorno confluiranno nei luoghi santi, la visita privata di Bergoglio è un evento molto importante. Ci stiamo preparando dedicandoci alla preghiera affinché la Misericordia di Dio continui sempre a sgorgare da questo luogo santo».

Quali sono i compiti principali che spettano al custode del Convento della Porziuncola?
«Il custode della Porziuncola è prima di tutto il responsabile della “fraternità”, cioè il custode dei frati e anche il custode di questi luoghi, il primo fra tutti la Porziuncola, il luogo che il Santo ci ha lasciato che rappresenta la nostra casa paterna, per noi fratelli la Porziuncola rimane il luogo dove tutti siamo nati, dove San Francesco ha lasciato il suo cuore. Infatti, lo scorso 28 giugno il Pontefice, durante la commemorazione del 65° anniversario di ordinazione sacerdotale del Papa Emerito Benedetto XVI, tra le altre cose ha detto: “Il cammino spirituale di San Francesco iniziò a San Damiano, ma il vero luogo amato, il cuore pulsante dell’Ordine, lì dove lo fondò e dove infine rese la sua vita a Dio fu la Porziuncola, la “piccola porzione”, l’angolino presso la Madre della Chiesa; presso Maria che, per la sua fede così salda e per il suo vivere così interamente dell’amore e nell’amore con il Signore, tutte le generazioni chiameranno beata”. E infatti il cuore del Poverello d’Assisi dopo tanti secoli continua a pulsare, ed è un cuore stracolmo di Misericordia».

Porziuncola, una porta sempre aperta che racconta di 800 anni di Misericordia. La “piccola porzione di terra” che deve la sua notorietà alla remissione di tutte le colpe chiesta da San Francesco a Cristo e alla Vergine nel 1216. Ce ne vuole parlare?
«Finora il 1216 non era stato un anno facile per Francesco. Il Santo stava componendo la Regola e stava organizzando la vita comunitaria. Tutto il suo entusiasmo, la sua totalità nel seguire il Signore non aveva un riscontro anche tra gli altri frati. Allora Francesco ebbe un momento di scoraggiamento, si domandò se abbandonare tutto o meno, le fonti parlano di “una forte tentazione”, cioè lasciare la comunità. Ma Francesco sapeva che questa “forte tentazione” proveniva dal Demonio, perché il Signore aveva detto a Francesco che attraverso la sua “nuova religione”, avrebbe salvato molte anime. Per vincere questa tentazione il Poverello si rotolò nudo tra le spine, che a contatto con il suo corpo diventarono rose senza spine, le quali continuano ancora a fiorire alla Porziuncola. La scienza ha assegnato loro il nome di “Rosa canina Assisiensis”, perché questo tipo particolare di rosa fiorisce solo qui, nel roseto, zona del Santuario che è ciò che rimane dell’antica selva dove i frati dimorarono. Dopo questo episodio Francesco si recò alla Porziuncola, dove sull’altare il Santo ricevette l’apparizione di Gesù e Maria circondati da una moltitudine di angeli. Gesù domandò a Francesco che cosa desiderasse per la salvezza delle anime. “Ti prego che tutti coloro che, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, ottengano ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe”, chiese Francesco a Gesù, il quale rispose: “Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”. Francesco si recò subito a Perugia al cospetto di Papa Onorio III, che lo ascoltò con attenzione dandogli la sua approvazione. Alla domanda: “Francesco, per quanti anni vuoi questa indulgenza?”, il Santo rispose: “Padre Santo, non domando anni ma anime”. Il 2 agosto 1216, insieme ai Vescovi dell’Umbria, Francesco annunciò al popolo convenuto alla Porziuncola: “Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso! Questa è la porta del cielo”».

Nell’Anno Santo Straordinario della Misericordia avete notato una grande affluenza?
«Sì, c’è una grande affluenza e il fiume di pellegrini sarà maggiore fra il 1° e il 2 agosto, testimonianza di una pienezza di comunione con Dio e con i fedeli che giungeranno non solo da tutta Italia ma da tutto il Pianeta. Alla Porziuncola, dove è vissuto ed è morto il Poverello d’Assisi il 3 ottobre 1226, l’indulgenza si può ottenere tutti i giorni dell’anno, ecco quindi perché la Porziuncola è una porta sempre aperta, dove la Misericordia da otto secoli sgorga ininterrottamente. Tengo a precisare che ogni anno fra il 1° e il 2 agosto, ciascun pellegrino può ottenere l’indulgenza entrando in ogni chiesa francescana del mondo».