Papa Francesco fra carisma e istituzione

IL PAPA, UNA PERSONALITÀ A DUE FACCE

Ho letto da più parti che in Papa Francesco, essendo egli il Papa, essendosi dato come Papa il nome del Poverello di Assisi e, a completare l’opera, visto lo stile con cui parla e si muove, è evidente che si assommano insolitamente l’istituzione e il carisma.

Leggendo e ascoltando gli approfondimenti di questa osservazione, mi pare che per alcuni degli osservatori ciò sia un fatto di cui felicitarsi, per altri invece un fatto di cui preoccuparsi, e molto.

C’È CHI NE È FELICE

Sono felici, naturalmente, quelli che sanno cogliere i benefici della congiunzione nella stessa persona dei due aspetti fondamentali della vita della Chiesa: la solidità della “pietra” su cui è fondato l’impianto istituzionale e l’agilità del vento dello Spirito, che spira dove vuole e dà ai profeti di esprimersi “verbo et opere” in lingue sempre nuove. E, tra questi felici, molte sono le persone istruite, ma moltissimi sono i “piccoli” per i quali Gesù ringrazia il Padre e ai quali il Signore ha detto “Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete e udire le cose che voi udite” (Lc 10, 21-23). “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio” e lo sapranno vedere là dovunque è in azione.

E CHI FELICE NON È

Come dicevo, che in Papa Francesco si assommino insolitamente istituzione e carisma per alcuni è un fatto di cui preoccuparsi, perché, secondo loro, crea confusione e sconcerto.
Molti criticano Francesco, dal versante dell’istituzione, perché, per loro, con il suo carisma così apertamente vissuto, quasi esibito, incrina la “firmam petram” sulla quale Gesù ha fondato la sua Chiesa e che da duemila anni sta dandole una solidità a prova di millenni. Per questi critici, la solidità della roccia ecclesiale non è solo data dall’impianto istituzionale con tutti i suoi ordini e gradi, ma anche da quelle consolidate impostazioni dogmatiche, morali, liturgiche, devozionali e di costume, che sono ingredienti insostituibili della loro identità religiosa. In parole povere, dall’atteggiamento carismatico del Papa essi si sentono scossi nei pilastri della loro personalità cattolica.
Ma Papa Francesco non è gradito nemmeno a molti dal versante dei profeti carismatici che vedono l’istituzione come il fumo negli occhi. Per questi infatti Francesco è troppo poco carismatico, o addirittura lo è poco genuinamente, e, comunque, di sicuro è ancora troppo istituzionale. Non abita più nel Palazzo Apostolico, è vero; abita in Santa Marta, ma sempre in Vaticano e ha a sua disposizione tutto il secondo piano. Nonostante i suoi propositi di riforma e alcuni piccoli passi in quel senso, egli continua a mantenere la Curia nella sua imponenza, le nunziature, lo Ior, il centralismo delle nomine dei vescovi e delle direttive disciplinari nei vari ambiti della vita della Chiesa…

IL MIO MODESTO PARERE

I miei quattro fedeli lettori sanno che fin dall’inizio del pontificato di Papa Francesco ho detto e più volte ripetuto senza reticenze che per me egli è un Papa “positivamente sconcertante“. È innegabilmente sconcertante, perché spariglia le carte tanto nel campo dell’istituzione quanto in quello del profetismo carismatico. Per fare un solo esempio, si pensi, per quanto riguarda l’aspetto istituzionale, al modo con cui ha voluto, portato avanti e concluso il Sinodo dei Vescovi sulla famiglia.
Riguardo all’aspetto carismatico, si pensi anche solo al quasi ignorato discorso alle Clarisse di Assisi davanti al Crocifisso che parlò a S. Francesco. “Questa è la vostra contemplazione:… non idee astratte, perché seccano la testa. La contemplazione delle piaghe di Gesù Cristo!.. E questa è la vostra strada: non troppo spirituale!… Quando (le contemplative) sono troppo spirituali, io penso alla fondatrice dei monasteri della concorrenza vostra, Santa Teresa. Quando a lei veniva una suora, oh, con queste cose… diceva alla cuoca: “Dalle una bistecca!”.
Lo sconcerto che il Papa provoca con il suo modo di essere e di porsi è reale, ma è positivo. Non ha infatti come scopo di smentire la Chiesa-istituzione o di disprezzare i carismi spirituali. No. Mira solo a mettere un giusto correttivo alle convinzioni di tutti, troppo fisse e quindi infeconde.
Ecco io son convinto che dobbiamo tutti ringraziare il Signore per lo sconcertante Papa Francesco.