Assemblea Diocesana: insieme per mettere in moto le comunità. Con un’attenzione speciale ai giovani

“Camminare insieme nella gioia del Vangelo”: è questo il filo conduttore della lettera circolare del vescovo Francesco Beschi che guiderà quest’anno i passi delle comunità della diocesi di Bergamo. E’ stata presentata nei giorni scorsi all’assemblea del clero, venerdì 23 tocca all’assemblea diocesana al Seminario Giovanni XXIII, che quest’anno precede, nella stessa giornata, la celebrazione del Giubileo degli operatori pastorali.

Lettera circolare, quindi, non pastorale, e il vescovo spiega il perché già nelle prime righe: “Il motivo di questa scelta è dettato dall’ultima visita vicariale non ancora conclusa e da alcune esigenze che ho raccolto nel corso di quest’ultimo viaggio in Diocesi”. Circolare vuol dire dotata di una “praticità essenziale”: e infatti offre soprattutto concrete indicazioni di lavoro, a partire però da un nucleo tematico molto importante, che abbraccia alcune riforme delle strutture ecclesiali: quella dei vicariati, già annunciata prima dell’estate al consiglio pastorale diocesano (che abbiamo anticipato con un dossier) e l’istituzione delle fraternità presbiterali.  La lettera è comunque molto densa, e andrà letta, lasciata sedimentare e approfondita con calma, a partire da alcuni concetti chiave, come quello della generatività. A questo proposito scrive monsignor Beschi: “Viviamo in un contesto che ha privilegiato la produzione e mortificato la generazione: un segno emblematico è l’impressionante contrazione demografica in molti paesi, tra i quali proprio l’Italia. La produzione, necessaria, ha come esito il prodotto; la generazione ha come frutto la vita. Constatiamo ogni giorno che non mancano prodotti, ma viene a mancare il senso e il gusto della vita. Anche la pastorale è esposta a questo rischio: moltiplica prodotti, proposte, iniziative, ma soffre di sterilità spirituale e comunitaria. Mi sembra necessario ritrovare le condizioni per una generatività delle nostre comunità, consapevoli che l’esperienza della fede in Cristo è capace di questo”.

Un altro aspetto particolarmente importante toccato dalla lettera del vescovo è quello della “seminagione” come stile, come atteggiamento di vicinanza in particolare ai giovani: “Con un numero rilevante di giovani, molti dei quali tra i venti e i trent’anni, ho condiviso la partecipazione alla Giornata Mondiale della Gioventù celebrata a Cracovia. Con particolare gioia abbiamo sentito risuonare nei discorsi di Papa Francesco la parola “seminagione” e abbiamo riconosciuto in lui e nei suoi gesti l’immagine del seminatore. Nelle sue parole forti appare con evidenza questa duplice condizione: i giovani sono nello stesso tempo “campo” da seminare di Vangelo e “seminatori” di Vangelo. Da più di un anno ho chiesto a coloro che più direttamente sono impegnati nella pastorale giovanile di avviare un processo che rilanci il rapporto tra Vangelo, fede e giovani venti-trentenni. Si tratta di un arco della vita in cui si prospettano esperienze tra le più belle e decisive. Per ragioni diverse sembra che sia anche il momento della distanza più marcata tra la comunità cristiana e le giovani generazioni. Non ritengo che possiamo rassegnarci, attendendo un ritorno che avverrà in altri momenti dell’esistenza. Nello stesso tempo non vorrei che si definissero troppo velocemente iniziative, proposte, cammini che, se troppo strutturati, rischiano di esaurirsi in se stessi. Ritengo che l’immagine della seminagione sia fortemente generativa e dinamica e possa arricchirsi di una molteplicità di contributi”.

Ad accompagnare la lettera ci sarà come di consueto un sussidio articolato in 11 schede, messe a punto da un’équipe di sacerdoti e laici degli uffici diocesani. L’icona biblica che accompagna la lettera e i sussidi è quella dei discepoli di Emmaus (Luca 24), l’immagine artistica è di Antonio Santagata.

L’assemblea diocesana riservata ai rappresentanti delle parrocchie si svolge a partire dalle 17. Per gli altri animatori e operatori pastorali che prendono parte alla celebrazione giubilare il ritrovo è alla Chiesa del Carmine: si ricongiungeranno in Cattedrale.