È un orizzonte ampio, che tocca e coinvolge da vicino il territorio quello del convegno di pastorale della cultura, dei beni culturali e delle comunicazioni: «Le comunità nel dialogo quotidiano con il mondo di oggi» che si svolge domani, sabato 22 ottobre, a Bergamo, al Centro congressi Giovanni XXIII (inizio alle 9).
Una giornata di incontro e di dialogo, da intendere non tanto come un evento a sé stante ma come una tappa lungo un cammino che si propone di mettere sempre più in rete le realtà ecclesiali che si occupano di cultura sul territorio: dai musei alla musica liturgica, dal teatro al cinema, da mostre e percorsi artistici fino alle redazioni dei bollettini parrocchiali. Lo scorso anno il convegno di questo settore aveva segnato infatti l’avvio di un tavolo di lavoro, guidato da don Fabrizio Rigamonti, direttore dell’ufficio per la pastorale della Cultura e dei Beni culturali, al quale partecipano una ventina di soggetti (associazioni, istituzioni, media) attivi in ambito culturale e della comunicazione, per mettere in comune la loro esperienza di Chiesa. Gli incontri svoltisi durante l’anno sono serviti a conoscersi e a impostare un lavoro coordinato di riflessione e di analisi.
In questo contesto il convegno diventa occasione per approfondire il legame tra pastorale e cultura e la sua declinazione concreta sul territorio, oltre che per «offrire al nostro vescovo Francesco – si legge in una nota – la possibilità di incontrare tutti coloro che nella diocesi offrono con generosità e passione il proprio servizio nell’ambito culturale». Un modo per far emergere il fermento e il grande lavoro che spesso in silenzio e senza grande pubblicità viene messo in atto nelle parrocchie, nei vicariati, nelle associazioni, nei movimenti, nelle congregazioni religiose.
Il convegno, quest’anno, «desidera introdurre un’attenzione più ampia nei confronti di tutte le esperienze pastorali che animano la vita della nostra Chiesa», proseguono gli organizzatori, sottolineando che «un’indagine conoscitiva circa i luoghi e le forme pastorali attraverso i quali, quotidianamente, nelle nostre parrocchie, nelle comunità religiose e nell’associazionismo laicale, si genera l’incontro tra la fede e le profonde e rapide trasformazioni del mondo contemporaneo, rappresenterà l’inizio di un progetto volto ad evidenziare la vitalità e le eventuali difficoltà che, nella nostra terra, l’esperienza credente registra nell’incontro con la cultura di oggi». Inoltre «il convegno intende offrirsi quale aiuto per l’indispensabile lavoro di riflessione rispetto al legame irriducibile che da sempre unisce il Vangelo con la cultura». «Tutto ciò – conclude la nota – proveremo a fare sullo sfondo del cammino di riforma al quale il nostro vescovo chiama tutta la nostra Chiesa per il prossimo futuro».
Il programma della giornata prevede alle 9,15 l’accoglienza, la preghiera e il saluto di monsignor Vittorio Nozza, vicario episcopale per i laici e la pastorale. Don Fabrizio Rigamonti parlerà de «La vitalità culturale del mondo credente. Un tesoro da far emergere». Subito dopo Walter Colosio, coordinatore vicariale, presenterà l’esperienza pilota che è stata realizzata nel vicariato di Predore, dove è stata individuata una figura che tiene i rapporti con i referenti delle diverse parrocchie, individuata dopo aver svolto un’indagine sul territorio. Don Massimo Epis, direttore degli studi dello Studio Teologico del Seminario diocesano parlerà di «Cultura e fede nel crocevia dell’umano». L’intervento di monsignor Giulio Dellavite, segretario generale della curia di Bergamo e addetto stampa, si concentrerà su alcuni nuovi strumenti online di condivisione comune. Le riflessioni finali sono affidate al vescovo monsignor Francesco Beschi. La partecipazione è aperta a tutti, con un invito particolare a chi ha cura dell’animazione culturale nelle comunità, negli enti religiosi e nelle associazioni laicali. Ci si può iscrivere online su www.congressibergamo.com.